Arte ed energia - Arte del corpo: il gesto nell’arte

Nome della scuola:

Scuola dell’Infanzia “Torri di Arcugnano”, Scuola dell’Infanzia “Agazzi”, Istituto Comprensivo 3 “V. Scamozzi”, Vicenza

Docenti responsabili:

Giorgia Boscolo Sesillo

Altri docenti partecipanti:

Paolo Ricciardi, Giuliana Carlesso

Numero di studenti coinvolti:

59 bambini grandi

Premessa

L’intero progetto sviluppa tre obiettivi tematici:

  • -Arte del corpo: il gesto nell’arte a cura della docente Giorgia Boscolo Sesillo;
  • -Energia in moto: il movimento come spostamento fisico e figurato a cura della docente Luana Maggian;
  • -L’energia del colore tra fisica, chimica, e linguaggio a cura della docente Monica Menegato.

 

Alcune delle opere analizzate in classe: Alchimia di Jackson Pollock, Sulla spiaggia di Pablo Picasso, Il poeta di Pablo Picasso, Interno Olandese II di Joan Mirò, Concetto spaziale di Lucio Fontana, Alberto Burri, Vasily Kandinsky, etc. Ispirata da Bruno Munari, uno dei massimi protagonisti dell’arte, design e grafica che ha dato contributi fondamentali nei campi dell’espressione visiva e non con una ricerca poliedrica sul movimento, gesto, segno e sullo sviluppo della creatività e della fantasia nell’infanzia attraverso il gioco. Ho così optato per la scelta della tematica “arte del corpo: il gesto nell’arte”, proprio per uscire da schemi e stereotipi, per lasciare il bambino libero di creare ispirato dalle opere d’arte “dei grandi”, apprendendone ed appropriandosi di tecniche e contenuti. L’arte si fa ambiente in cui il fruitore-bambino è sollecitato non solo mentalmente, ma in modo multi-sensoriale attraverso movimenti, gesti, posizioni, mimica del corpo. Il segno del corpo diventa portatore di messaggi ed emozioni. L’analisi della rappresentazione artistica della figura umana, l’impatto emotivo e psicologico nella realizzazione di macro-composizioni in cooperative learning si basa sull’agire in grandi spazi controllando e amplificando movimenti e gestualità. Il segno, il tratto così originale, la figura intera intesa come una figura solida, monumentale, il carattere infantile, le geometrie dei corpi fanno di Pablo Picasso l’artista per antonomasia, quello che “come un bambino gioca con i colori e le forme allo scopo di raccontare pezzi di storia e realtà così come li sente nella sua anima”. Spazio e tempo si legano tra di loro, le figure e i visi si contorcono a rappresentare la percezione che cambia, non solo in relazione allo spazio ma anche al tempo. L’arte del Novecento dedica una particolare attenzione alla corporeità ed al suo alto impatto comunicativo, all’utilizzo inusuale del corpo. Con l’action painting di Jackson Pollock il segno diventa fisicità, libertà, liberazione, spazialità; l’intero corpo partecipa attivamente come in una danza cromatica. La forza del gesto inusuale è presente anche laddove lo spazio cessa di essere oggetto di rappresentazione secondo regole convenzionali come, con Lucio Fontana, la tela interrompendosi in rilievi e rientranze entra in rapporto diretto con lo spazio e la luce. La monocromatica a spuzzo porta impressi segni e gesti precisi, sicuri utilizzando alternative al pennello che lasciano segni di tagli e buchi fatti dai bambini, accompagnati dall’insegnante, con seghetti e grossi punteruoli. Il passaggio dalla gestualità del corpo al corpo trasformato in “pennello” è breve. La body art, infatti, trova piena espressione del sé attraverso il corpo per reclamare il proprio diritto ad essere. Il bambino scopre e rivendica, parallelamente, dipingendo con il corpo al di là della gestualità, utilizzando tecniche non convenzionali: pittura con le mani, con i piedi. Nella piena libertà di sporcarsi partendo da temi monocromi per poi passare via via ad una più vasta gamma di colori, ora su tela ora su legno dando spazio all’espressione del colore come sosteneva Yves Klein. “Ogni sfumatura di colore è un individuo, una creatura dello stesso tipo del colore primario ma con un carattere e un’anima sua proprie. Ci sono molte sfumature: delicate, aggressive, sublimi, serene, etc.” Si conclude con l’apprendimento dei “segni-alfabeto” di Joan Mirò, astrazioni liriche raggiunte attraverso segni grafici elementari che tanto piacciono ai bambini; su macro-tele, su tele individuali, su tavolette di legno, su vetrate. “E’ un linguaggio surreale, poeticamente semplificato nel triangolo fantastico del colore puro in una gioiosa libertà formale”.

 

Metodologia

  • Ascolto della storia di Peggy Guggenheim, del Palazzo Venier dei Leoni che ospita la Collezione Peggy Guggenheim;
  • Utilizzo di testi d’arte su Jackson Pollock, Lucio Fontana, Pablo Picasso, Yves Klein, Joan Mirò, Alberto Burri, Vasily Kandinsky e dei testi della Collezione Peggy Guggenheim;
  • Analisi della “scuola di pensiero”;
  • Acquisizione del movimento del corpo, gesto come energia/azione: il dripping;
  • Acquisizione della tecnica della pennellata con pennelli e pennellesse;
  • Utilizzo ed associazione di musica-colore-tatto;
  • Scelta e fruizione di materiali alternativi;
  • Scelta accurata delle opere;
  • Lavoro organizzato attraverso modalità laboratoriali, circle time, cooperative learning, brainstorming, modeling;
  • Ideazione ed avvio di un laboratorio permanente d’arte per l’intero anno scolastico (settembre/maggio);
  • Supporto fotografico come documentazione della progettazione ed ideazione di un dvd con slide in sequenza;
  • Visita didattica alla Collezione Peggy Guggenheim;
  • Allestimento di una mostra temporanea nei locali del Comune di Arcugnano (mese di maggio) con tutte le opere dei bambini.

 

I bambini, con questo percorso, entrano nel mondo dell’arte ascoltando con interesse, curiosità e tanta passione i racconti dell’insegnante. Vengono utilizzati testi con grandi fotografie delle opere scelte, materiali multimediali e loro stessi sperimentano tutte le tecniche proposte, facendo proprie gestualità ed impronte cromatiche di ciascun autore. Al contempo, dopo aver ascoltato la storia di ciascun autore, lavorano su gigantesche lenzuola e su vetrate a gruppi. Tutti collaborano e partecipano attivamente alle macro-creazioni sperimentando tecniche non convenzionali, per poi passare su tele più ridotte ed individuali, su tavole di legno, con vari materiali (colore e spatola con cerniere, reti, bottoni, carta colorata, mais, iuta, conchiglie, mosaico, brillantini, cellophane, vernici, etc.). Dal colore alla gestualità impetuosa del Fontana, sperimentano, accompagnati, tecniche alternative non convenzionali. Alla fine vengono lasciati liberi di creare, facendo proprie le tecniche apprese, scegliendo quelle più congeniali ed affini a ciascuno, apprendendo nuovi linguaggi di comunicazione, coltivando il piacere della fruizione ed avvicinandosi alla cultura ed al patrimonio artistico. Laboratorio come ambiente in cui si impara facendo nel valore delle personali azioni ed iniziative, guidati dall’insegnante. Laboratorio come stimolo a sperimentare materiali, tecniche, strumenti nuovi, per cercare mezzi espressivi alternativi ed originali. Laboratorio come strumento per realizzare varie tipologie di “testi visivi”. Laboratorio come occasione per scoprire linguaggi, preferenze, attitudini, relazioni, fotografie, letture, etc.

Nodi tematici

  • Esplorare e far propri nuovi alfabeti;
  • La corporeità, il gesto, il segno;
  • Utilizzo inusuale del corpo;
  • Body art.

Ai bambini si chiede di portare a scuola grandi lenzuola di tela grossa per sperimentare tecniche di pittura ed arte su tela, individuale e macro-tela imparando a svolgere attività in collaborazione e partecipazione.

  • Competenze europee:

    -  Consapevolezza ed espressione culturale – patrimonio artistico;

    -  Imparare ad imparare;

    -  Spirito di iniziativa ed imprenditorialità.

  • Competenze mirate:

    -  Esprimersi e comunicare;

    -  Elaborare creativamente produzioni personali per esprimere sensazioni ed emozioni;

    -  Trasformare immagini ricercando soluzioni originali;

    -  Sperimentare strumenti e tecniche diverse per realizzare prodotti grafici, plastici, e pittorici;

    -  Sperimentare ed apprendere diverse forme di comunicazione attraverso strumenti multimediali;

    -  Manipolare e trasformare materiali;

    -  Padroneggiare gli strumenti necessari ad un utilizzo dei linguaggi espressivi convenzionali e non convenzionali;

    -  Sviluppare una manualità raffinata e creativa operando con passione;

    -  Riconoscere in un testo iconico-visivo gli elementi grammaticali e tecnici;

    -  Sperimentare vari tipi di codici nell’utilizzo di vari linguaggi;

    -  Comprendere ed apprezzare le opere d’arte individuandone gli elementi essenziali della forma, del linguaggio, della tecnica e dello stile dell’artista;

    -  Produrre elaborati utilizzando elementi della grammatica visiva per creare composizioni contemporanee ed astratte applicando tecniche introdotte dalle avanguardie artistiche;

    - Introdurre nelle proprie produzioni creative elementi linguistici e stilistici scoperti osservando immagini ed opere d’arte;

    -  FamiIiarizzare con alcune forme d’arte;

    -  Riconoscere nel proprio territorio aspetti del patrimonio artistico;

    -  Riconoscere ed esprimere le emozioni suscitate dalle opere d’arte.