Geografie dei luoghi

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Nome della scuola:

Scuola d’Infanzia “Augusto Graziani”, Bassano del Grappa (Vicenza)

Docenti responsabili:

Silvia Sonda, Erica Bergamo, Sara Venturini

Numero di studenti coinvolti:

25 bambini grandi

Premessa

Il pianeta Terra è abitato da sette miliardi di persone che ogni giorno cercano di conoscere, trasformare, difendere e migliorare il proprio spazio di vita. Questo spazio è raramente di uso esclusivo. Si condividono l’abitazione o la scuola, il villaggio o la città, e poi territori a scale sempre più ampie, fino a quella planetaria. La scuola dell’infanzia ha il fine di aiutare a diventare consapevoli di come, gli individui e le società umane creino e negozino innumerevoli relazioni, a scale diverse, con luoghi, territori, persone, comunità, culture e ambienti. Cos’è una mappa se non un modo per conoscere meglio una parte del mondo, per affinare il proprio sguardo su di essa e saperla, quindi percorrere con maggior sicurezza? Nei percorsi progettuali della sezione, le mappe assumono connotazioni molto diverse rispetto a quelle abituali e accompagnano come preziosi strumenti molti dei percorsi di lavoro: diventano ricostruzione delle vacanze, originali regali di compleanno, strumenti per progettare insieme le uscite, o per pensare alle coltivazioni primaverili nell’orto della scuola, diventa possibilità per fare previsioni, o immaginare come possa diventare un luogo a noi caro. Sensazioni tattili, immagini mentali, espressioni verbali e giochi linguistici, si rincorrono e si alimentano a vicenda nella costruzione di un viaggio narrativo sempre nuovo. Frasi e racconti che prendono forma attraverso la costruzione di mappe dei luoghi corredate da ritmi, pause, tonalità, silenzi, enfasi e risate. Un gioco che apre un mondo immaginativo e linguistico.

Metodologia

Affinare la capacità osservativa dei bambini è un percorso stimolante e ricco di nuovi apprendimenti. Sperimentarsi in sopralluoghi ripetuti sia degli spazi vissuti quotidianamente che dei luoghi frequentati in occasioni speciali come le uscite al museo di Bassano del Grappa, al mercato e alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia. Strade, percorsi e landmark saranno gli elementi cardine su cui focalizzare l’attenzione per realizzare mappe che si discostino e differenzino dall’inflazionata e nota mappa del tesoro. Supporti e strumenti saranno quelli, che pur nella mutevole diversità, permetteranno ai bambini di evidenziare e consolidare in forma grafica l’immagine mentale che li accompagna in questi percorsi. Rivedere le mappe e i tracciati disegnati dagli altri compagni è stato spunto per l’arricchimento delle scelte rappresentative individuali. Scoprire come ciascuno veda diversamente il medesimo spazio oppure ricordi un percorso, ha fatto si che il guardare l’altro non fosse il tanto vituperato copiare ma divenisse quel processo di imitazione generatore di arricchimento personale che ha permesso di aggiungere ulteriori elementi alle precedenti idee rappresentative.

Nodi tematici

Costruire delle mappe dei luoghi personali di ogni bambino è un mettersi alla prova attraverso ricerche grafiche, ma anche tramite approfondimenti relativamente a misurazioni, equilibri, distanze, collocazioni, punti di vista. La metodologia di lavoro ha permesso di passare attraverso i continui rimandi tra piccolo e grande gruppo e costruire un sapere che andava ad arricchirsi di volta in volta approfondendo temi apparentemente molto complessi come: i diversi punti di vista, la prospettiva e la tridimensionalità. Sviluppare le possibilità di ascolto e di collaborazione all’interno del gruppo ha permesso di sostenere anche gli inciampi di percorso o di conoscenze attivando così l’integrazione di idee diverse e il ricorso a prestiti e scambi di saperi. Il complesso lavoro di tenere assieme diversi piani, spesso in contemporaneità, si è trasformato in una sorta di complessa ricerca fatta di sopralluoghi sempre sostenuta dalla passione e dal desiderio di scoperta di bambini e adulti.

Gli obiettivi generali consistevano in:

Valorizzare quanto i luoghi per bambini e adulti siano generatori di immagini mentali, racconti e si nutrano di percezioni visive, tattili, sonore e corporee;
Promuovere e sviluppare competenze linguistiche mediante discussioni, condivisioni, descrizioni, etc.;
Affinare le competenze sociali mediante lavori a coppie o in piccolo gruppo, dove negoziare e condividere scelte comuni;
Contribuire ad una prima sistematizzazione delle conoscenze spaziali, quindi sostenere lo sviluppo dell’intelligenza spaziale.