Dal paesaggio reale… al paesaggio fantastico

Nome della scuola:

Scuola dell’infanzia “Italo Calvino” di Spinea (Venezia)

Docenti responsabili:

Silvia Mason

Numero di studenti coinvolti:

9 bambini grandi

Premessa

I bambini partendo dalla realtà circostante, attraverso l’osservazione, le conversazioni, le domande-stimolo, verranno accompagnati alla scoperta di ciò che li circonda, di cosa caratterizza la realtà in cui vivono, il paese di cui fanno parte. Con l’analisi di alcuni quadri scopriranno anche la realtà vicina a pittori come Pablo Picasso, Vincent Van Gogh, Vasily Kandinsky, Marc Chagall e che emozioni certi scenari possono suscitare. I bambini utilizzeranno diverse tecniche, come il collage, l’acquerello, la pennellata di Vincent Van Gogh, cercando di trarre ispirazione dai quadri proposti e di dare una propria interpretazione soggettiva.

Metodologia

Il progetto artistico intrapreso mira ad essere un’occasione quotidiana per fare osservare con occhi più attenti e critici il mondo che li circonda. I bambini saranno stimolati a formulare ipotesi su cosa vedono. Tutti i campi di esperienza sono coinvolti. Sperimenteranno, conosceranno, affineranno la propria percezione per imparare a rappresentare la realtà che vedono e che sentono.

Il progetto si è diviso e strutturato nelle seguenti fasi:

  • Paesaggio vicino e reale. Il percorso inizia con l’osservazione di quello che si vede fuori dalla propria abitazione, costruendo anche la propria casa in tridimensionale. In un secondo momento il giardino della scuola, con le sue peculiarità verrà confrontato con il “Giardino autunnale” di Vincent Van Gogh (1885) ed il “Giardino magico” di Paul Klee (1926). Successivamente verrà analizzato il paesaggio urbano con passeggiate, foto, immagini, per poi accostarsi alla “Pioggia” di Marc Chagall (1911), scenario particolare con colori non realistici e al dipinto “La torre rossa” di Giorgio de Chirico (1913). I bambini realizzeranno la torre in modo tridimensionale;
  • Paesaggio marino. I bambini vivono a Spinea, che non dista molto dal mare e hanno così ben presente l’ambiente marino, anche grazie ai ricordi delle loro vacanze o delle gite fuori porta. Dopo aver rappresentato un paesaggio di mare utilizzando rulli, stampini e altri materiali analizzeranno come Pablo Picasso lo rappresenta, con il quadro “Sulla spiaggia” (1937).
  • Paesaggio di luce e di buio. In un terzo momento si effettuerà una conversazione per comprendere la differenza tra luce e buio, osservando anche le ombre che compaiono quando ci si mette al sole. Collegato a questo tipo di paesaggio, verranno proposte le opere: “La notte stellata” di Vincent Van Gogh (1889) (i bambini proveranno a dipingere usando la sua tecnica di pennellata) e “L’impero delle luci” di René Magritte (1953-54), quadro caratterizzato da una combinazione proprio paradossale di luce e di buio.
  • Paesaggio fantastico. Infine per arrivare al paesaggio legato a luoghi immateriali ma legati ad un “dove” reale, i bambini realizzeranno “Paesaggio con macchie rosse, n.2” (1913) e “Croce bianca” (1922) di Vasily Kandinsky, usando diverse forme e colori. Ad ogni colore sarà associata un’emozione, proprio come faceva il pittore. Si divertiranno a creare un paesaggio dei sogni, lasciandosi trasportare dalle proprie sensazioni e guidati da delle musiche, con diverse linee (spezzate, dritte, ondulate, etc.) e diversi materiali (spaghetti, fili, bottoni, etc.).

 

Nodi tematici

E’ stato letto il libro “Il sogno di Matteo” di Leo Lionni, per far capire che cosa è un museo e cosa può fare un pittore, stimolandoli a provare a dipingere come il topolino Matteo. Dopo aver osservato, analizzato, e tentato di realizzare le opere precedentemente elencate, il progetto si è concluso con la visita dei bambini alla Collezione Peggy Guggenheim.