Le carte attraverso flussi, riflussi, riflessi.

Nome della scuola:

CLASSE 2° B - I.C. DANTE ALIGHIERI-VENEZIA

Docenti responsabili:

Giuseppa Bongiovanni

Numero di studenti coinvolti:

IIB

Premessa

Il progetto Arte e Geografia è partito con un lavoro relativo alla classificazione delle migrazioni e alla relativa cartografia. Il nostro principale obiettivo è stato quello di indurre nei nostri alunni una riflessione libera da pregiudizi e stereotipi sul fenomeno dei migranti, stimolando la conoscenza di luoghi e problemi dei luoghi da cui provengono tante persone alla ricerca di una vita migliore. Le carte geografiche sono state rappresentate convenzionalmente per arrivare ad una “rottura” dei confini che aveva la funzione di far capire ai ragazzi che gli ostacoli fisici e psicologici, oltre che giuridici, nei confronti di chi emigra possono essere “rotti” e, quindi, superati. Parlare delle migrazioni significa parlare di tanti tipi di confine che gli esseri umani erigono: il confine è l’ostacolo più pericoloso in cui si imbatte il migrante, pertanto siamo partiti con il disegnare su pagine di vecchi libri ( la cui carta ingiallita parlava di storia…) le carte geografiche così come vengono convenzionalmente rappresentate, per, poi, strapparle in modo casuale sulle nostre mongolfiere. “Romperei confini” significa abbattere gli ostacoli fisici, ma anche psicologici di chi emigra alla ricerca di nuove terre in cui vivere con maggior speranza.

Metodologia

Nelle ore di Arte e Immagine abbiamo realizzato delle mongolfiere per rappresentare la possibilità che dovrebbe avere l’uomo di spostarsi liberamente nello spazio, quindi volando da un luogo all’altro senza ostacoli, senza confini. Inoltre abbiamo scelto la mongolfiera in quanto non è dotata di motore o altro strumento che consenta di dirigerla in una direzione piuttosto che in un’altra. La mongolfiera permette di volare senza rumore, dove porta il vento, senza violenza….un viaggio senza destinazione, ma pieno di speranze. Nelle ore di Geografia, invece, abbiamo studiato le caratteristiche fisiche, economiche, culturali e le condizioni problematiche di vari paesi da cui si muovono flussi migratori. Per la realizzazione pratica delle mongolfiere, la classe è stata suddivisa in quattro gruppi di sei alunni ciascuno. Ogni gruppo ha realizzato una mongolfiera il cui involucro e la cesta sono in cartapesta.

Nella seconda fase si è passati alla realizzazione dei fondali: cielo e mare e, in quest’ultimo, abbiamo inserito oggetti che appartengono ai migranti. Sulle mongolfiere inoltre abbiamo scritto quelli che,secondo i nostri ragazzi, sono i sentimenti di chi accoglie e di chi viene accolto.

Nodi tematici

Abbiamo assimilato l'opera di Cornell Shoot the chutes del 1941 al nostro lavoro per il potere fortemente evocativo e per il rimando a suggestioni poetiche che lasciano forti tracce nella memoria.