Ana-morfologia: il paesaggio del ritratto

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Nome della scuola:

Scuola Secondaria di secondo grado, Liceo Artistico “Boscardin”, Vicenza

Docenti responsabili:

Giorgio Mingardi

Altri docenti partecipanti:

Riccardo Curti, Ivana Ceresa

Numero di studenti coinvolti:

16 alunni

Premessa

Il tema del ritratto, con tutte le sue implicazioni nella fisionomica e negli aspetti psicologici del personaggio e del contesto sociale nel tempo storico a cui appartiene, rappresenta una delle iconografie più diffuse nel panorama della storia dell'arte.

Dalle proporzioni ideali del mondo classico alle scomposizioni materiche cubiste fino alle estreme astrazioni evanescenti, suprematiste, il volto umano con le sue perturbazioni esistenziali, è sempre stato uno spazio di esplorazione interiore che ha accompagnato la spasmodica ricerca di espansioni esteriori e di nuovi territori da colonizzare.

Il progetto ha sviluppato queste tematiche superando l’idea del ritratto somigliante, sperimentando nuove tecniche grafiche ed esplorando la “geografia interiore”, fatta di aspirazioni, particolarità e caratteri che si traducono poi in segni esteriori nella manifestazione del volto, con le pieghe espressive e le piccole impercettibili digressioni visive.

 

 

 

 

 

 

Metodologia

Il laboratorio si è sviluppato attraverso un percorso di conoscenza dell’arte contemporanea con gli approfondimenti alla Collezione Guggenheim di Venezia e un laboratorio a Palazzo Grassi sull'artista contemporaneo Martial Raysse, ed ha poi avviato uno studio nell’ambito del ritratto contemporaneo con riferimenti alla ricerca grafica essenziale di Tanaka Ikko ed al processo di semplificazione della figura umana elaborato dall’artista olandese Georges Vantongerloo.

Una particolare attenzione è stata rivolta alle indagini sulla fisiognomica del tratto e sulla stesura individuale del colore di Johannes Itten nell’intento di evidenziare il lato personale e interiore, e di far emergere le proprie aspirazioni professionali e le particolarità caratteriali.

In alcuni casi si è ricorso all’uso del collage con interventi diretti su cartine geografiche oppure intagliando le “curvature” delle meridiane e delle parallele del reticolo isometrico, alterandolo e distorcendolo poi graficamente e infine ricomponendolo nell’insieme di un arcipelago di volti.

Nodi tematici

Il progetto ha avuto un percorso in cui gli studenti hanno prodotto degli elaborati del proprio volto (selfie) percorrendo le asperità, i pensieri, le aspirazioni tra passato e futuro, e operando delle trasformazioni (anamorfosi) che hanno dato vita a una sorta di cartografia personale e contemporanea, tra sperimentazione psicologica e modellazione paesaggistica.

L’insieme degli elaborati sviluppati nelle varie materie con tecniche e modalità diverse, hanno prodotto infine un disegno collettivo, d’insieme, una sorta di “nuovo mondo”, a significare che la geografia futura del nostro pianeta, nella realtà attuale, più che in ogni altra epoca storica, sarà il prodotto delle azioni e delle scelte personali e comunitarie di ogni singolo abitante della terra e da queste possibili attività potrà scaturire la morfologia futura e la nuova “mappatura” dell’ambiente in cui viviamo e in cui quotidianamente ci identifichiamo.