Imaginaria mundi. Primitivismo e avanguardie

Nome della scuola:

Sms G. Saccon Di San Vendemiano (Treviso)

Docenti responsabili:

Nadia Lorenzon

Altri docenti partecipanti:

Valeria Di Giovanni

Numero di studenti coinvolti:

19 alunni

Premessa

Il progetto si prefiggeva di usare le carte geografiche di luoghi “altri” come medium su cui ricostruire immaginari di incontro con la diversità, sia essa di carattere naturalistico-ambientale, sia invece di tipo etnico-culturale, che determinano il nostro rapporto con l’altro e con l’altrove.

Ogni territorio verso cui, ogni singolo alunno ha manifestato interesse, ha funto da humus per l’ideazione dei lavori, quindi non solo le conoscenze dei territori sudamericani e africani, come da bozza. Particolare è stata la sensibilità verso le problematiche ambientali/sociali che compromettono l’equilibrio del pianeta. La questione del Primitivismo sarebbe dovuta transitare raccogliendo/ riproponendo tecniche artigianali o materiali rappresentativi di altre culture/zone geografiche, ma la mancanza di un’aula adibita a laboratorio è stata limitante. Questo spiega come la superficie geografica sia divenuta una specie di pelle su cui lavorare concettualmente.

Il lavoro mirava far comprendere come il Primitivismo fosse elemento costitutivo dell’arte contemporanea, perché annulla il concetto di progresso ponendo la storia dell’arte su un piano orizzontale per cui non c’è mai avanzamento, ma solo diversità tra i diversi stili; in questa prospettiva ogni esperienza artistica risulta autonoma e significativa. Questo è sempre un concetto molto difficile da comprendere per i ragazzi: ai loro occhi, mettere tutta l’arte su un piano orizzontale, sembra una banalizzazione perché tutti possono fare tutto e questo diventa disorientante;

         ·         L’altro nodo consisteva nel capire come l’immagine della diversità venga costruita quasi sempre per contrapposizione, senza però accorgersi che nella creazione dell’altro, dell’altrove si forgia parte della nostra identità, un intreccio tra locale e globale. Questo concetto è stato più facile da comprendere ed è ben restituito dai lavori realizzati: è stata sempre resa l’immagine che la nostra cultura ha dell’altro, talvolta ricalcando luoghi comuni o stereotipi, nei casi più interessanti prendendo in considerazione problematiche sia di tipo sociale, sia relative alla custodia dell’ambiente terra intesa come casa/abitazione dei popoli.

Metodologia

Progettazione interdisciplinare dell’attività;
Lezioni frontali, brainstorming e ricerca per piccoli gruppi;
Progettare, sperimentare e realizzare con modalità laboratoriale cooperativa per piccoli gruppi problem solving;
Studio preparatorio alla visita guidata della Collezione Peggy Guggenheim;
Visita guidata Collezione Peggy Guggenheim;
Documentazione dell’attività in funzione della condivisione dei risultati.
 

Nodi tematici

Il lavoro mirava far comprendere come il Primitivismo fosse elemento costitutivo dell’arte contemporanea, perché annulla il concetto di progresso ponendo la storia dell’arte su un piano orizzontale per cui non c’è mai avanzamento, ma solo diversità tra i diversi stili; in questa prospettiva ogni esperienza artistica risulta autonoma e significativa. Questo è sempre un concetto molto difficile da comprendere per i ragazzi: ai loro occhi, mettere tutta l’arte su un piano orizzontale, sembra una banalizzazione perché tutti possono fare tutto e questo diventa disorientante;

L’altro nodo consisteva nel capire come l’immagine della diversità venga costruita quasi sempre per contrapposizione, senza però accorgersi che nella creazione dell’altro, dell’altrove si forgia parte della nostra identità, un intreccio tra locale e globale. Questo concetto è stato più facile da comprendere ed è ben restituito dai lavori realizzati: è stata sempre resa l’immagine che la nostra cultura ha dell’altro, talvolta ricalcando luoghi comuni o stereotipi, nei casi più interessanti prendendo in considerazione problematiche sia di tipo sociale, sia relative alla custodia dell’ambiente terra intesa come casa/abitazione dei popoli.