CreArtività: a scuola con Peggy

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Nome della scuola:

Scuola dell’infanzia “San Giuseppe”, Spinea (Venezia)

Docenti responsabili:

Roberta Narsi

Altri docenti partecipanti:

nessuno

Premessa

Il progetto si è integrato con il programma curricolare: è stato un percorso di attività pratiche durante le quali il bambino era libero di esprimersi utilizzando materiali di vario tipo, anche di recupero, dati dall'insegnante. Le uniche consegne sono state le tecniche a cui ci siamo ispirati, date di volta in volta, in base all'artista di riferimento. Per i bambini non esistono differenze tra l'arte e il gioco, perché si esprimono liberamente, senza timore di essere giudicati. Il lavoro che realizzano è il risultato dell'esperienza vissuta in prima persona attraverso il corpo e i cinque sensi.

Metodologia

Abbiamo conosciuto Peggy attraverso un divertente fumetto della Disney e attraverso la proiezione di immagini fotografiche e video. Abbiamo conosciuto la sua casa (tema della nostra programmazione annuale) che ha donato alla città di Venezia per mostrare a tutti le opere che aveva collezionato! Il filo conduttore del progetto sono state le emozioni che prova un artista nell’atto della creazione e quello che riesce a trasmetterci.

 

 

Nodi tematici

Innanzitutto abbiamo approfondito la passione di Peggy per il collezionismo, l’arte di Vasily Kandinsky con i suoi colori e le sue forme, abbiamo scoperto che ogni colore per questo artista rappresenta un’emozione diversa. Il surrealismo di Magritte ci ha affascinato, la magia della sua casa scura ne “L’impero della Luce”, come la chiamano i bambini. Con i movimenti di Pollock attorno alle sue tele e il suo dripping, abbiamo osservato come i colori sgocciolati creano emozioni diverse a seconda del risultato ottenuto. Abbiamo scoperto Alexander Calder con i suoi mobiles! Abbiamo osservato l’uso del colore di Piet Mondrian, con i suoi colori primari e le linee orizzontali e verticali. Abbiamo imparato anche parole nuove: al termine del percorso abbiamo scoperto nuovi vocaboli, anche in lingua straniera. La classe è diventata sede di mostre temporanee trasformandosi in un piccolo museo (come fece Peggy con la sua casa).