Appunti di un viaggio

Nome della scuola:

Scuola dell’infanzia “Maragnole”, Istituto Comprensivo “Laverda”, Vicenza

Docenti responsabili:

Piera Corradin

Altri docenti partecipanti:

Nessuno

Premessa

I bambini hanno ascoltato il racconto “Un Bambino di nome Giotto”, la storia di un bambino che cresce e dei colori che crescono con lui. Questo racconto ha seminato le tracce di questo prezioso viaggio di ricerca. Il colore è un argomento importante non solo per dipingere o riconoscerne le diverse tonalità, ma per viverlo in prima persona attraverso sensazioni, percezioni, emozioni e memorie. Con il colore e l’utilizzo fantasioso degli strumenti offerti, i bambini hanno avuto la possibilità di effettuare un percorso destinato all’arricchimento e alla crescita personale, esprimendo emozioni e sensazioni del proprio vissuto.

Metodologia

Ascolto del racconto “Un Bambino di nome Giotto” e animazione della storia; uscita nel paese per visitare “La bottega del colore”; osservazione di alcune opere della Collezione Peggy Guggenheim e invenzione di titoli alternativi da attribuire loro; attività pittoriche individuali e di gruppo; rielaborazione grafica delle opere degli artisti utilizzando varie tecniche.

 

Nodi tematici

Abbiamo usato l’arte, i pittori, gli scultori e le loro opere, non per prendere il lavoro di un artista e farlo rifare ai bambini, ma per guardare a questo lavoro come fonte di ispirazione e serbatoio di idee. In fondo, tutto è servito solo come pretesto per giocare, creare ed inventare. Il percorso è nato dal desiderio di educare i bambini “gioiosamente” al bello, compiendo un progetto che ha portato all’arricchimento e alla crescita personale. L’emozione che lega un soggetto all’opera d’arte è il sentimento del bello e soprattutto quello dello stupore.    

Seguendo i consigli di Cimabue, abbiamo fabbricato da soli i nostri colori ispirandoci al metodo usato dai pittori dell’epoca; Vasily Kandinsky e Joan Mirò perché ci hanno insegnato che il mondo può essere rappresentato con forme e colori molteplici e del tutto personali; dopo aver osservato ciò che ci circonda abbiamo costruito con l’immaginazione nuove e fantastiche realtà. Basta un filtro colorato per cambiare totalmente il paesaggio e farlo diventare rosso, giallo, verde e blu.