Colore in libertà: il gesto

Nome della scuola:

Istituto Comprensivo “Manara Valgimigli” di Albignasego, sez. San Agostino (Padova)

Docenti responsabili:

Luisa Meneghini

Altri docenti partecipanti:

nessuno

Numero di studenti coinvolti:

46 studenti di classe terza

Premessa

Giunti al terzo anno del percorso scolastico della Secondaria di I Grado, gli alunni hanno affrontato il mondo dell'arte attraverso lo studio delle avanguardie e l'approccio non è sempre scontato e naturale, anzi, l'impatto è forte e puntualmente vengono sollevate tutta una serie di domande delle quali la più ricorrente è: "perché?". E come dare loro torto per tanto stupore? Soprattutto dopo che per anni abbiamo fatto vedere loro (e studiare) quanto l'arte nella storia sia sempre stata sinonimo di bellezza, armonia, equilibrio, simmetria, prospettiva, etc. Solo dopo aver esaminato a piccoli passi alcune opere fondamentali degli artisti più importanti del secolo scorso, i miei alunni hanno cominciato a cogliere il "piacere" di conoscere questo aspetto nuovo dell'arte. Rimangono sempre alcuni che sconcertati e basiti mi dicono: "Ma anch'io so fare queste cose e non sono un artista famoso" oppure "Come mai valgono così tanto?" Io mi limito a rispondere: "Non ti chiedo di capire o valutare, ti chiedo solamente di guardare, osservare, tenere in considerazione...un giorno apprezzerai". L'esperienza fatta in classe guardando le opere alla LIM, cercando video, filmati e approfondendo poi con la visita guidata alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia è stata sicuramente un'occasione di crescita. In questo modo gli alunni hanno avuto un'opportunità per conoscere il panorama dell'arte che ha preceduto il secolo che stanno vivendo e spero che adesso la riescano a guardare con meno diffidenza e maggiore considerazione.

Metodologia

Il metodo esperienziale è sicuramente quello che dà maggiore soddisfazione: vedo, studio, provo...e imparo. In classe abbiamo affrontato in modo graduale le avanguardie tenendo presente le opere che appartengono alla Collezione Peggy Guggenheim a Venezia per poi poterle rivedere dal vivo e cogliere con occhio preparato ciò che ci ha incuriosito o anche quello che non abbiamo capito. Quando abbiamo concluso il percorso di Storia dell'arte con l'espressionismo americano e ho esplicitato ai miei alunni che avrebbero sperimentato la tecnica dell'Action Painting e del dripping ho colto nelle loro espressioni un sentimento di voglia di esprimersi in libertà, senza costrizioni, liberando la loro creatività. In fondo anche Pollock con la sua arte gestuale ha liberato il linguaggio del colore offrendo un'interpretazione sconvolgente e sempre nuova allo spettatore che lo vede per la prima volta. Il mio stupore è nato nel guardare i miei alunni: alcuni titubanti davanti alla tela intonsa, altri incerti con gesti appena accennati, altri ancora estasiati in un turbinio di colori e movimento. Dipingere in laboratorio, ma soprattutto all'aperto, ci ha permesso di liberare freni a lungo trattenuti e il risultato è stato sicuramente positivo. Jackson Pollock realizzava grandi tele, noi ne abbiamo prodotte tante piccole per formare poi un mosaico con tutte le energie sprigionate da ogni singolo alunno in un unico caleidoscopio di colori.

Nodi tematici

Abbiamo esplorato le avanguardie storiche come movimenti innovativi distanti da regole preordinate, con la precisa volontà di cambiamento;
Le opere dell'artista padovana Franca Donati Franceschi;
L'uso del colore in modo nuovo, libero, senza vincoli accademici;
Quest’esperienza ha cambiato il concetto di regola, simmetria, equilibrio e ordine.
Il gesto e il movimento sono strumenti per rappresentare, non è più il pennello che tocca la tela, ma è il colore, governato dal gesto, che crea forme casuali e imprevedibili. Il desiderio di libertà che scaturisce da ogni gesto;
Il segno o la forma che si creano dopo ogni gesto.