Il movimento De Stijl e l'architettura contemporanea alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia

Nome della scuola:

Liceo Artistico “Boscardin”, Vicenza

Docenti responsabili:

Giorgio Mingardi

Altri docenti partecipanti:

nessuno

Numero di studenti coinvolti:

46 studenti di classe prima e seconda

Premessa

Il tema del progetto, proposto alle due classi del biennio, prende spunto dalla suggestione dell’edificio incompiuto di Ca’ Venier dei Leoni, che è stato già in passato oggetto di concorsi e proposte di ampliamento e sopraelevazione dei due piani previsti in origine (Biennale di Architettura 1985).

Da questo input di partenza ha preso vita con gli studenti un percorso sulla composizione astratta geometrica, che ha avuto come punto di partenza l'analisi delle opere del movimento De Stijl (1917-2017 ricorrenza del centenario della nascita della corrente artistica olandese), dove si è cercato di comprendere con alcune esercitazioni le “regole” e la struttura della composizione asimmetrica.

Metodologia

Nel corso del laboratorio è stato sviluppato un procedimento di lavoro sul tema della composizione bidimensionale e tridimensionale nell’arte contemporanea attraverso gli approfondimenti di alcune opere della Collezione Peggy Guggenheim di Venezia e dell’iter progettuale osservato alla mostra dell’architetto anglo-irakeno Zaha Hadid a Palazzo Franchetti di Venezia e nel film di Sidney Pollack “F. Gehry: creatore di sogni”.
In seguito, partendo dalla planimetria aerea in scala dello stato, di fatto è stato proposto un iter di progettazione di base utilizzando la modularità della facciata, con l’estensione della stessa in planimetria e nell'alzato dell'intero complesso. Secondo la matrice compositiva a incastro del Tetris e con riferimento alle composizioni “intuitive” sviluppate dagli autori del Neoplasticismo.
Lo sviluppo della serialità, dato dalla molteplicità dei modelli tridimensionali realizzati dalla classe, è stato poi oggetto di un approfondimento sugli aspetti funzionali e sulla relazione con il contesto, in connessione con le problematiche spaziali del progetto architettonico.

 

Nodi tematici

Tra i punti salienti del laboratorio ci sono, da un lato un percorso di composizione volumetrica con un iter progettuale che comprende, elaborati di studio planimetrici, disegno tridimensionale con l’ausilio di programmi informatici e realizzazione di un modello scultoreo in scala in polistirolo prima e poi in legno, dall’altro l’approfondimento delle conoscenze sulle avanguardie artistiche del Novecento, con l’esempio di alcuni architetti contemporanei che hanno attinto dal linguaggio dell’arte attraverso strutture di segni e sistemi compositivi (diagrammi) che sono alla base del loro metodo di progettazione.