I miei colori

Nome della scuola:

Scuola secondaria II Grado, I.I.S. “Rolando da Piazzola”, indirizzo Professionale Servizi Sociali, Piazzola sul Brenta (Padova)

Docenti responsabili:

Paola Caposiena

Altri docenti partecipanti:

nessuno

Premessa

Il nostro lavoro è nato dalla volontà di esplorare “arte e se stessi” in parallelo, tenendo come percorso di riferimento: “La rappresentazione di sé: lo specchio e il ritratto”. Il percorso è stato sia teorico che pratico-operativo, le attività si sono svolte prevalentemente in classe, attraverso lezioni frontali e dialogate sulle tematiche scelte, laboratori ed esercitazioni grafiche. Si è partiti con una descrizione ed elaborazione grafica della costruzione del ritratto e si è proceduto con una lettura ed analisi di opere artistiche, per proseguire con la produzione grafica singola. Ci siamo ispirati alla storia dell’arte per la realizzazione di rielaborazioni varie e molteplici che nel corso dell’anno abbiamo prodotto: brevi testi scritti, disegni, ed infine un elaborato con un breve testo e grafico che rappresenta, alla fine dell’intero percorso, il «nostro ritratto».

Metodologia

Entrambe le classi hanno sperimentato la lettura di opere d’arte antica e contemporanea e prodotto varie opere di elaborazione grafica legate al ritratto.

Nodi tematici

Dopo aver studiato i periodi artistici, abbiamo realizzato rielaborazioni grafiche delle opere di schemi di ritrattistica che fanno parte del programma curricolare: dall’arte preistorica a quella contemporanea. Nell’ambito dell’analisi culturale abbiamo focalizzato l’attenzione sulle molteplici modalità espressive legate all’idea stessa di ritratto, soprattutto negli ultimi due secoli di arte.Ho cercato di insegnare ad osservare “la rappresentazione emotiva ed ideale”, che si può sempre trovare nella propria visione del séLettura di opere classiche fino al Romanticismo e poi dell’Impressionismo e Postimpressionismo, Espressionismo, Avanguardie ed opere contemporanee. Ho fatto svolgere una ricerca personale sulla correlazione con le modalità espressive specifiche di alcune opere d’arte contemporanea, cercando di far individuare ai ragazzi il linguaggio più affine, per la produzione grafica conclusiva. Alcuni di loro hanno svolto molto seriamente questa ricerca, altri sono stati più istintivi e superficiali, quasi tutti hanno comunque prodotto un elaborato che li rappresentasse. Nella visita alla Collezione Peggy Guggenheim abbiamo potuto approfondire l’analisi di:
Opere di Joseph Cornell, di Paul Klee e di Max Ernst;
Paesaggi fantastici di Vasily Kandinsky, di Marc Chagall e dei surrealisti;
Alcuni aspetti dell’arte futurista per la rappresentazione della figura umana;
Robert Delaunay e la frammentazione di luce e spazio;
Il nuovo punto di vista nei ritratti delle opere cubiste;
I paesaggi interiori di Salvador Dalì;
Jackson Pollock con la sua originalità, Alexander Calder con i suoi mobile, il segno di Lucio Fontana.
Personalmente spero di essere riuscita a spingere alcuni di loro a manifestare i propri interessi e le proprie emozioni nell’osservazione, analisi e possibilità di “vivere in modo soggettivo” un’esperienza artistica, accompagnati e guidati verso un’osservazione consapevole del mondo interiore e circostante. Ho cercato di portare la classe attraverso gli obiettivi formativi di acquisizione della socializzazione, del rispetto degli altri e dell’ambiente, la capacità di lavorare e collaborare in alcune attività di gruppo, attivando comportamenti responsabili. Ho guidato gli allievi nella conoscenza dell’arte, nella costruzione di metodo, strumenti e tecniche per la produzione grafica, nell’osservazione del mondo circostante ed infine nell’utilizzo della produzione grafica come “porta dell’inconscio”.
Non è stato un lavoro semplice, ed i risultati si sono ottenuti in maniera parziale, ho dovuto rinunciare alla visita alla Collezione Peggy Guggenheim con una delle due classi, per problemi comportamentali, il percorso è stato “in salita” in alcuni momenti, ma già aver ottenuto le elaborazioni splendide che circa metà delle classi mi ha prodotto, mi appare come un grande risultato, di crescita culturale e sensoriale. E per verificare questo è sufficiente confrontare i primi elaborati dell’anno scolastico degli allievi con quelli conclusivi!