Incroci di civiltà

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Nome della scuola:

IIS Bruno-Franchetti, Mestre

Docenti responsabili:

Simona Tortora

Altri docenti partecipanti:

Rizzo, Saipa, Semenzato, Tortora

Premessa

Il progetto si è svolto nelle ore curricolari con un approccio interdisciplinare. La fruizione diretta dell’opera d’arte ha permesso di consolidare l’intelaiatura delle conoscenze acquisite dai singoli allievi ampliando l’offerta formativa della scuola: potenziando le capacità di analisi di un’opera d’arte, lo spirito critico del discente, promuovere l’acquisizione di un metodo di studio autonomo e organizzato, nonché di affinare le abilità di ricerca e approfondimento.

Metodologia

Il progetto ha voluto potenziare i contenuti e le competenze delle discipline coinvolte con la produzione di approfondimenti personali coinvolgendo più aspetti presenti nell’opera d’arte. Si sono adottate le seguenti metodologie didattiche: lezione frontale e partecipata, ricerca guidata, attività laboratoriali e lavori di gruppo. Il percorso didattico, inoltre, è stato accompagnato nelle varie fasi da un costante lavoro sulle competenze di scrittura in italiano. L’obiettivo è stato quello di avvicinare i giovani all’espressione dell’arte e in maggior misura alla motivazione culturale che costituisce il fondamento e lo scopo della programmazione didattica predisposta nell’ultimo anno scolastico.

Nodi tematici

In base ai percorsi scelti ogni insegnante, ha approfondito le avanguardie artistiche e gli autori in modo da stimolare: l’interesse, la partecipazione degli studenti e la disponibilità al dialogo educativo. L’intento è stato quello di sviluppare le capacità di comunicazione, espressione e la critica di osservazione.
I temi proposti, hanno permesso di individuare i cambiamenti formali nel passaggio dalle diverse epoche. Con gli incroci di civiltà si sono affrontate le influenze dovute ad altre culture, evidenziando la funzione comunicativa dell’arte che non ha solo un valore estetico, ma soprattutto comunicativo.
Osservando quadri di artisti audaci come gli astrattisti e i surrealisti si è potuto riflettere sulla dimensione infantile, dove un semplice gesto o un segno accompagnati da colori permetteva di comunicare il proprio stato d’animo. Il percorso sulla donna e la sua rappresentazione ha consentito di attuare una riflessione sull’evoluzione della figura femminile in più ambiti e di stabilire collegamenti tra i diversi argomenti mono e interdisciplinari. Infine,  il legame tra arte e matematica ha permesso di condurre considerazioni partendo dagli esordi antichi (epoca classica) quando il rigore geometrico, lo studio proporzionale, la ripetizione del modulo e le regole di simmetria hanno contribuito a rendere armoniche le opere d’arte. Questo percorso si è protratto nel tempo ed è stato ripreso soprattutto nell’epoca rinascimentale, che ne ha consolidate le basi classiche grazie alla trattatistica. Nel corso del Novecento diversi artisti e le relative correnti hanno mostrato interesse per il legame tra l’arte e la matematica, anche in relazione all’applicazione di quest’ultima nel rapporto con la musica.