Io donna! Chi sono e come mi vedo?

Nome della scuola:

Istituto delle Suore delle Poverelle – Istituto Palazzolo

Docenti responsabili:

Vania Pizzato

Altri docenti partecipanti:

Silvia Zarpellon

Numero di studenti coinvolti:

12 donne adulte di età compresa tra i 45 e 70 anni

Premessa

La scelta del tema della donna, e della sua rappresentazione, è stata mirata ad un gruppo femminile di ospiti presenti in struttura residenziale. Il gruppo è molto eterogeneo per età e patologia (trattandosi di struttura residenziale per persone portatrici di handicap psicofisico); molte di loro non sono più autonome per gli spostamenti, ma hanno ancora buone capacità cognitive e manuali. Ci si è concentrati soprattutto su di loro proprio per valorizzare le loro abilità, competenze e capacità espressive sia verbali sia attraverso il mediatore artistico e i materiali messi a disposizione. L’obiettivo di indagare sulla figura femminile nel corso della storia, tramite dei lavori ad hoc, ha consentito di avvicinarsi al contesto artistico attraverso gli occhi di uomini e donne artiste del passato remoto, prossimo e del presente. Tramite le proposte di lavoro si è giunti ad una interpretazione personale, conoscitiva, delle proprie capacità (spesso inaspettate) sorprendo se stesse e gli altri portando grande gratificazione personale e autostima rispetto alle proprie competenze.

Metodologia

Il lavoro si è svolto in tre step: un primo tema legato alla figura della donna del Cinquecento si è fuso con un lavoro ispirato ai quadri con lettere di A. Boetti. In una composizione apparentemente caotica di lettere su di una scacchiera, si nasconde non solo il nome di chi ha realizzato il quadro ma anche il suo ritratto mescolato ad altri ritratti di famosi artisti cinquecenteschi. Il secondo step vede protagonista assoluto il ritratto/autoritratto prendendo come soggetto ispiratore il quadro “Donna seduta II” di Joan Mirò. In un gioco volutamente ironico di trasformazione del proprio volto utilizzando parti del proprio e di altri visi. Il collage così formato ha dato soluzioni compositive nuove e stimolanti.  L’ultimo step vede protagonista assoluta la donna nella sua integrità attraverso le opere di A. Giacometti: “Donna che cammina”. Con questo ultimo tema si è lavorato sul corpo femminile sia visto dall’artista nelle sue opere, sia da una personale interpretazione del soggetto “Donna che cammina” dal gruppo di donne coinvolte nel progetto.

Nodi tematici

I temi affrontati sono stati molteplici e riassumibili nei seguenti punti:

- La figura della donna nell’arte del Rinascimento, conoscenze degli artisti di maggiore spicco del periodo (Raffaello, Botticelli, Tiziano, Leonardo Da Vinci), confronto con donne artiste del medesimo periodo e loro opere (Artemisia Gentileschi, Carrera, Sofonisba Anguissola, Angelika Kauffmann, Berthe Morisot);

- La donna vista durante i secoli successivi e i grandi cambiamenti avvenuti sul finire dell’Ottocento, le grandi conquiste di autonomie nelle donne. I successivi traguardi storici e culturali verso le donne, come: il diritto al voto, allo studio, l’emancipazione sociale femminile;

- La visione della donna nelle varie correnti artistiche, sia idolatrata come musa ispiratrice sia essa denigrata, nelle grandi correnti artistiche del Novecento;

- Confronto con le donne artiste di maggior spicco nel panorama internazionale, come Tamara de Lempika (per il primo Novecento) e Frida Kahlo, Cindy Sherman, Vanessa Beecroft nella contemporaneità.