Manifest-ARTI 1

Nome della scuola:

I.C. “Manara - Valgimigli” - Albignasego - sez. Sant’Agostino (PD)

Docenti responsabili:

Luisa Meneghini

Numero di studenti coinvolti:

54

Premessa

Partendo dal percorso proposto da “A scuola di Guggenheim 2017/18” sul manifesto come veicolo di comunicazione, ho pensato di strutturare tutta la programmazione del corso di Arte e Immagine di quest’anno scolastico, tenendo sempre presente Il manifesto come collegamento efficace per mettere d’accordo conoscenze, discipline, competenze a proposte pervenute dagli altri dipartimenti (lettere, inclusione, musica, sport, ecc.). È così scaturito un interessante percorso pluridisciplinare che ha permesso di sviluppare soprattutto le competenze maturate dai ragazzi in questi tre anni di scuola Secondaria di Primo Grado.

Il Manifesto è stato studiato attraverso diversi punti di vista tenendo sempre presente il concetto di veicolo di comunicazione:

- Manifesto di propaganda per le Avanguardie storiche durante lo svolgimento del programma di Storia dell’Arte;

- Manifesto pubblicitario per presentare un nuovo prodotto o un evento;

- Manifesto di adesione ad un gruppo per condividere le stesse idee;

- Manifesto con tematica sociale o di attualità.

È risultato particolarmente interessante associare l’opera d’arte al concetto di comunicazione. Gli alunni hanno reinterpretato le opere d’arte per affrontare e divulgare diverse tematiche che sono risultate a volte leggere, spesso drammatiche e soprattutto di attualità. La “Gioconda”, da sempre considerata da tutti icona di bellezza e perfezione, è stata “utilizzata” per affrontare i disturbi alimentari, l’estetica, la violenza sulle donne, il nazismo e l’eutanasia dell’Aktion T4, l’autismo, ecc.; “L’urlo” di Munch è stato reinterpretato per una campagna pubblicitaria di sensibilizzazione verso il surriscaldamento globale e lo scarabocchio ad arte del doodling, mentre “La sedia” di Van Gogh è stata rielaborata per sensibilizzare studenti e famiglie al concetto di Inclusione.

Metodologia

Il metodo esperienziale è sicuramente quello che offre maggiore soddisfazione: osservo, studio, rielaboro... e quindi imparo. In classe abbiamo affrontato in modo graduale le Avanguardie storiche partendo dallo studio del loro Manifesto per capire lo spirito da cui sono nate e il pensiero che ha prodotto e pensato questi strumenti di divulgazione. Contemporaneamente abbiamo osservato e analizzato le opere che appartengono alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia contestualizzandole al programma di Storia dell’Arte.

Nodi tematici

Il lavoro in classe è stato programmata affrontando le seguenti tematiche:

- Lo studio e la conoscenza delle Avanguardie storiche come movimenti innovativi distanti da regole preordinate, con la precisa volontà di cambiamento;

- Lo studio e l’osservazione delle pubblicità;

- L'associazione di opera d’arte, immagini, parole per esprimere un pensiero;

- L’utilizzo di più conoscenze e saperi acquisiti nelle varie discipline;

- La capacità di produrre rielaborazioni grafiche efficaci per trasmettere un pensiero personale;

- L’elaborazione di un manifesto pubblicitario.