Illustriamo le parole

Nome della scuola:

I.C.S. “G. Zanellato”

Docenti responsabili:

Giovanna Cancian, Damiano Salvan

Altri docenti partecipanti:

Mariateresa Sattin, Stefano Sguotti, Damiano Salvan, Annalisa Martello, Marta Zanardo, Gigliola Dante, Riolfo Sabina, Rossana Bonato

Numero di studenti coinvolti:

158

Premessa

"La pittura è poesia silenziosa, la poesia è pittura che parla" (Simonide, poeta greco)

“La poesia è come la pittura”. (Orazio, Ars poetica, I sec. a.C.)

“La pittura è una poesia che si vede e non si sente, e la poesia è una pittura che si sente e non si vede”. “La pittura è una poesia muta, e la poesia è una pittura cieca”.(Leonardo da Vinci, Trattato della pittura, XVI sec.)

 

 “…Il legame fra poesia e pittura e stato approfondito e dibattuto fin dai tempi antichi. Sono entrambi forme di espressione artistica: nella poesia si usano i «versi» nella pittura si usano i segni, le linee, le forme e i colori. In entrambi i casi il poeta e il pittore esprimono sentimenti, emozioni tra realtà, ricordi, sogni ed immaginazione...Abbiamo cercato attraverso la sperimentazione pratico-operativa di scoprire le relazioni esistenti tra queste due forme d’Arte

 

Nella seconda parte dell’anno scolastico, gli alunni delle classi prime hanno lavorato al testo poetico in parallelo al testo descrittivo e all’uso dell’aggettivazione. Per introdurre l’argomento “poesia”, oltre alla lettura di vari testi, gli alunni hanno potuto cimentarsi nella creazione poetica tramite due metodi creativi, quello del “cadavere squisito” e il caviardage. Nel primo caso le poesie sono state elaborate a gruppi, in una sorta di “staffetta”, mentre nel secondo caso singolarmente. Si è passati poi all’elaborazione poetica autonoma legata al tema naturalistico e, in particolare, alla figura dell’albero e della foglia (parallelamente gli alunni affrontavano temi analoghi in Arte con le opere di Max Ernst), con l’utilizzo di aggettivi e di termini ricercati e non banali per procedere ad una loro descrizione. A poco a poco hanno preso vita i testi poetici che sono stati resi infine in forma grafica mediante la tecnica del calligramma (precedentemente affrontata in classe sia nelle ore di Lettere che in quelle di Arte). La sagoma usata come “guida” dai ragazzi per scrivere i calligrammi è stata quella degli alberi da loro disegnati usando la tecnica del frottage,e delle foglie osservate precedentemente, sempre nell’ambito delle lezioni di Arte  in modo tale che fosse visibile, anche dal punto di vista grafico, il parallelismo fra le composizioni artistiche e quelle poetiche.  Altri alunni invece, hanno approfondito il percorso legato a “segni e codici dipinti” e, partendo sempre dall’ osservazione delle foglie e dalla composizione di poesie su di esse, hanno realizzato una poesia visiva. I vari componimenti si sono ispirati al Futurismo dove sono stati aboliti i segni di interpunzione, gli aggettivi qualificativi e gli avverbi ricorrendo, invece, ai segni della matematica e della musica, e all’uso del verbo all’infinito. Successivamente le stesse poesie sono state elaborate alla maniera dei Dadaisti, attraverso l’accostamento di parole in modo casuale e apparentemente senza significato.  

Gli alunni delle classi seconde, invece, hanno affrontato il testo poetico da vari punti di vista, sia come fonte di ispirazione per riflessioni e dibattiti, sia come materiale da analizzare e rielaborare, perlopiù in forma autobiografica. Il genere autobiografico infatti è servito come punto di contatto fra l'elaborazione poetica e l'elaborazione artistica. Allo stesso modo in cui un artista come Chagall è riuscito a trasmettere molti elementi della sua vita e personalità attraverso i suoi quadri, così i ragazzi hanno provato a “raccontare” se stessi attraverso le poesie. Il percorso è stato graduale: in un primo momento le diverse poesie lette in classe sono state analizzate e “scomposte” per scoprire cosa rende “poetico” un testo; poi, con la tecnica del caviardage, si è tentato di “estrarre” la parola poetica da testi in prosa (provenienti da libri o scritti dagli stessi ragazzi); le tecniche trovate sono state poi applicate ai loro elaborati, prima prodotti attraverso la tecnica del “ricalco” (utilizzando cioè una poesia pre-esistente come base) ed, infine, creati ex-novo dagli alunni stessi. Partendo da una loro personale rielaborazione grafica del quadro “Io e il mio paese” di Chagall, gli alunni infine hanno composto i loro originali brani in versi, avvalorando così lo stretto legame esistente fra arte e poesia.

Al termine del Progetto, gli alunni hanno declamato i vari componimenti poetici alla maniera dei Futuristi e dei Dadaisti.

Metodologia

Lezione interattiva multimediale

Problem  solving

Didattica Laboratoriale (sperimentazioni grafiche e di composizione poetica, recitazione)

Cooperative learning

Visita alla collezione Guggenheim

Nodi tematici

  • La parola e l’immagine
  • Descrivere e illustrare
  • Narrare e rappresentare
  • Immagini e poesia
  • Apollinaire e i Calligrammi, dalla scrittura all’immagine
  • Il racconto poetico nelle opere di Chagall
  • Marinetti e la rombante poesia di “Parole in libertà”
  • I Dada: una poesia dadaista
  • Paul Klee: segni e codici dipinti
  • Il metodo Caviardage