Che spettacolo di logo!

Nome della scuola:

Scuola secondaria di 1° gr. “Jacopo Facciolati” Torreglia (PD)

Docenti responsabili:

Nausica Scarparo

Altri docenti partecipanti:

Nausica Scarparo

Numero di studenti coinvolti:

20

Premessa

Abbiamo predisposto il progetto come Unità di Apprendimento multidisciplinare. Per motivare la classe, è stato ideato un compito autentico che potesse valorizzare le caratteristiche di ogni alunno, dal punto di vista sia delle abilità in campo artistico che in quello linguistico e multimediale. Questo l’input lanciato ai ragazzi: “Un’agenzia pubblicitaria ci ha chiesto di creare un logo per un importante cliente partendo da una celebre opera d’arte. Fotografiamo, disegniamo, creiamo e rielaboriamo un’immagine ispirandoci ai geni del XX secolo”.Il riferimento da cui abbiamo tratto ispirazione è stato “La citazione il tributo”, trasversale a tutti campi della creatività umana. Siamo partite proponendo un brainstorming sull’istinto a copiare, che Il riferimento da cui abbiamo tratto ispirazione è stato “La citazione il tributo”, trasversale a tutti campi della creatività umana. Siamo partite proponendo un brainstorming sull’istinto a copiare, che

Metodologia

Brainstorming, cooperative learning, lezioni frontali per arte; flipped classroom e problem solving per italiano. Attività laboratoriali ed esperienziali(disegno e pittura con tecniche artistiche miste, videografica, rielaborazioni digitali, montaggio e smontaggio spezzoni cinematografici).

Nodi tematici

Breve storia della grafica e del messaggio pubblicitario. Avanguardie artistiche del Novecento. Partendo da questi prerequisiti gli alunni hanno realizzato un proprio personale elaborato grafico che hanno confrontato – focalizzandosi sulla tecnica/messaggio – con le opere di Pollock, Magritte e Picasso esposte alla fondazione Peggy Guggenheim di Venezia, in occasione della visita guidata del 23 maggio 2019.

La classe terza ha lavorato con entusiasmo a tutte le fasi del progetto, dimostrando unità e spirito di collaborazione mai emersi nel corso del triennio. Le attività laboratoriali ed esperienziali hanno permesso a tutti, ma in modo specifico ai ragazzi più fragili (stranieri e con disturbi specifici dell’apprendimento) di esprimere se stessi utilizzando strategie comunicative alternative a quelle linguistiche classiche. L’incontro finale con le opere d’arte originali, esposte alla collezione, ha sorpreso ogni studente per la complessità del messaggio e la potenza compositiva e coloristica delle tele prese in considerazione in aula.