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È tempo, è il tempo…

Nome della scuola:

Liceo Giovanni Cotta - Legnago

Docenti responsabili:

Chiara Zordan

Altri docenti partecipanti:

Elena Berardo, Silvia Mariotti, Nazzareno Fioraso, Linda Perini.

Numero di studenti coinvolti:

22 studenti e studentesse di classe quinta del liceo linguistico

Premessa

Con gli studenti abbiamo riflettuto su due tipi di tempo: il tempo dell’attesa e il tempo dell’azione. Se pensiamo al loro vissuto personale, gli ultimi anni sono stati caratterizzati dall’attesa (la pandemia ha creato una dimensione sospesa, non solo del tempo ma anche della progettazione, della proiezione verso il futuro) mentre ora arriva per loro il tempo di agire. A livello “macro”, sappiamo che è il tempo dell’azione sotto vari punti di vista, da quello climatico a quello dell’agenda 2030. Nella loro vita, è tempo di prendere delle decisioni importanti e di iniziare nuovi percorsi. Il tempo dell’attesa è anche un tempo dilatato, mentre quello dell’azione è un tempo che scorre. Tutto questo ci porta a pensare alla dimensione soggettiva del tempo.

Metodologia

In alcune discipline si è prediletto il lavoro cooperativo, più pratico e laboratoriale mentre in altre, dovuto anche alla natura delle riflessioni fatte, si è ricorso alla lezione partecipata.

Nodi tematici

L’opera di Maurizio Nannucci: “Changing Place, Changing Time, Changing Thoughts, Changing Future” ha dato inizio ad una riflessione sull’attualità e su esempi di cambiamento (di come stanno cambiando i tempi, la mentalità e il futuro). In lingua spagnola abbiamo poi approfondito il tempo dell’azione, inteso come momento di agire per raggiungere l’obiettivo 5 dell’Agenda 2030. La classe, divisa in gruppi, non ha soltanto approfondito aspetti diversi della questione dell’uguaglianza di genere ma ha anche provato a fare proposte concrete per raggiungere questo obiettivo. In modo molto simile, il tempo dell’azione è stato il protagonista della tematica vista in lingua tedesca, ovvero l’urgenza di agire concretamente e quotidianamente per ridurre il nostro impatto ambientale. Il binomio tempo dell’attesa-tempo dell’azione è stato anche il protagonista dell’interpretazione di varie opere della Collezione Peggy Guggenheim nell’ambito della storia dell’arte ed è diventato il titolo del compito reale dei vari gruppi in cui si è divisa la classe. Ogni gruppo ha infatti creato un video promozionale di un’ipotetica mostra dal titolo: “Tempo dell’attesa e tempo dell’azione”, selezionando opere esemplificative della tematica e accompagnandole a delle frasi che spiegassero la loro scelta. In filosofia, il protagonista delle riflessioni è stato Nietszche con la sua teoria dell’Oltreuomo che rispecchia l’essere che non attende il momento giusto per agire, ma coglie l’attimo, rendendo la sua vita non più passiva come il resto dell’umanità, bensì attiva. Nella letteratura italiana del Novecento, il tempo non viene più trattato in modo lineare, diventa un tempo soggettivo, come accade in Italo Svevo o in “Il fu Mattia Pascal” di Luigi Pirandello. In un momento di riflessione finale, gli studenti hanno potuto tirare le somme di tutti questi lavori e hanno creato un libro digitale a testimonianza dell’intero progetto.