Giromondo con l’arte

Nome della scuola:

Scuola dell'infanzia “Maria Immacolata” di Arzerello di Piove di Sacco (Padova)

Docenti responsabili:

Veruska Osti e Giorgia Zanetti

Numero di studenti coinvolti:

36 bambini medi e grandi

Premessa

In armonia con la programmazione annuale della scuola dal titolo “Giro giroMondo”, che mirava all'interiorizzazione di valori come il rispetto, la condivisione, l'accettazione dell'altro, l'integrazione e la solidarietà e a sviluppare nei bambini il senso di cittadinanza attraverso la scoperta dei cinque continenti, si è inserito coerentemente il progetto formativo proposto dalla Collezione Peggy Guggenheim dal titolo “Arte e Geografia”.

Metodologia

Il progetto si è svolto seguendo delle fasi standard per tutte le opere prese in considerazione. Inizialmente veniva presentata e osservata l'opera. Successivamente si è lasciato spazio di parola ai bambini in modo da permettergli di interpretare, commentare e raccontare liberamente la loro visione dell'opera condividendo le loro idee con i compagni e le maestre, in modo da consentire il confronto e la ricerca di significati e attinenze con la programmazione. Infine, dopo aver chiarito il reale intento dell'artista nel realizzare l'opera, si è passati al lato pratico: i bambini sono stati accompagnati nell'utilizzo di tecniche espressive, grafiche, pittoriche e creative sempre differenti per dare una reinterpretazione del tutto personale alle opere analizzate. Ci sono stati momenti di lavoro individuale e momenti di lavoro di gruppo per incrementare sia la competenza personale sia la capacità di cooperazione.

 

Nodi tematici

Per lo sviluppo del progetto sono stati presi in considerazione i seguenti nodi tematici: “Geografia dell'origine: la modernità di tradizioni, folklore e antichità” legato al percorso “Primitivismo e avanguardie”. Per questi percorsi, che sono stati uniti poiché gli argomenti si intersecano e si completano, sono state scelte tre opere presenti nella collezione del museo. In particolare:
Maschere etniche. Ogni bambino ha potuto creare la sua maschera personale con diversi materiali di riciclo;
“Perso” di Enrico Baj (1967). Con quest'opera i bambini hanno scoperto il gusto di sperimentare tecniche diverse per ottenere un'immagine. Da due sagome a forma di faccia, colorate con tecniche diverse (spugnato e dripping), hanno creato un collage di vari materiali (stoffa, carta, bottoni, corde, fili di lana, tappi, etc.) che sono andati a definire l'immagine delle due maschere;
“Maiastra”, Constantin Brancusi (1912). Cercando di cogliere con i bambini la natura e il significato dell'opera, siamo andati a creare una scultura di das raffigurante un animale tipico della nostra tradizione: il cavallo di San Martino (santo patrono della nostra città).

Artisti oltre i confini: camminatori, viaggiatori, sognatori”. Per questo percorso sono state scelte due opere presenti al museo:
“Ritratto di Frau P. nel Sud”, Paul Klee (1924). Cogliendo il lato ironico dell'opera che scherza sull'incapacità di un cappellino così piccolo e strano di proteggere dai raggi solari, i bambini hanno giocato con la carta velina per creare strani cappelli da indossare;
Il postino Cheval”, Max Ernst (1932). Dopo aver ascoltato la storia del postino e analizzato l'opera di Max Ernst, i bambini, divisi per gruppi, hanno creato il loro palazzo ideale utilizzando scatole di scarpe, rotoli di carta igienica, bottigliette, carta velina, altri materiali di recupero e tanta fantasia!