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Collage e Sogno

Nome della scuola:

Secondaria I° grado J. Sansovino

Docenti responsabili:

Francesca Vittori

Numero di studenti coinvolti:

36

Premessa

Per quest’anno scolastico si è scelto di lavorare sull’immaginazione facendo riferimento soprattutto agli artisti surrealisti. Le classi 1^A e 1^D si sono cimentate nel collage, utilizzando immagini già esistenti ma sperimentando un rimescolamento degli oggetti del quotidiano per reinventare una nuova realtà.

I ragazzi inoltre hanno avuto l’occasione di conoscere la personalità di Peggy Guggenheim e l’eredità che ha lasciato alla città di Venezia, visitando la collezione e osservando alcune opere con particolare attenzione alla scoperta del senso profondo che l’artista ci comunica.

Metodologia

Osservare. Durante la visita in museo i ragazzi hanno potuto osservare opere di G. Severini, U. Boccioni, V. Kandinskij, M. Ernst, J. Pollock, R. Magritte scoprendone curiosità, bellezza, colori, tecniche particolari. La visita ha fornito molti spunti per le attività da svolgere in classe.

Osservare e immaginare. Immaginare qualcosa di diverso non è facile quando abbiamo davanti a noi una realtà ben definita e rappresentata. Nel nostro lavoro abbiamo provato a giocare con le immagini, a cambiare il contesto degli oggetti, a giocare con le proporzioni delle cose e dei corpi. I ragazzi si sono divertiti rimescolando oggetti e ambientazioni come avviene nei sogni dove non sempre vige la coerenza. Tagliare, combinare, spostare, sostituire: queste sono state le parole chiave di questa attività.

A partire da uno sfondo colorato con le tempere, si è utilizzata la tecnica del collage. I ragazzi hanno cercato nelle riviste immagini che suscitassero in loro interesse. Hanno poi provato ad accostarle in modo non usuale per ricreare un’immagine assurda, in cui reale e irreale si confondono, grande e piccolo si invertono.

Ne sono risultate delle immagini molto divertenti in cui l’assurdo ci attrae.

Lo spazio del foglio. Si è data importanza anche alla distribuzione delle figure nello spazio, ragionando sul rapporto tra soggetto e sfondo. Si sono provate quindi delle sovrapposizioni per stabilire un “davanti” e un “dietro” all’interno di un’immagine in realtà piatta. Il primo sfondo, quello che rimarrà dietro è stato colorato a tempera. Su questo sono stati posizionati i soggetti. Tra soggetti e sfondo colorato si è provato a collocare qualche altro elemento che determinasse l’ambientazione. Si è quindi ragionato su tre livelli di rappresentazione.

Nodi tematici

Realtà e finzione: il mondo delle immagini. Una foglia di cavolo può essere un albero? Un Leone può avere occhi umani? Una capra può viaggiare in auto? Una tigre può raggiungere un ghiacciaio? Come ci insegna Magritte, il mondo delle immagini ci permette di ricreare situazioni che in apparenza sono reali ma che nascondono un mondo molto poco reale. Sono immagini, non è la realtà. Questo ci insegna che le immagini possono essere manipolate e utilizzate a nostro piacimento.

Colori ed emozioni. A partire dalle opere di Kandinsky abbiamo ragionato su ciò che i colori possono trasmettere, sensazioni, emozioni, a volte soggettive che possono cambiare per ciascuno di noi.

L’importanza della dimensione e della posizione degli elementi nello spazio. Osservando le opere di Boccioni e Picasso i ragazzi hanno iniziato a ragionare sul rapporto che intercorre tra oggetto e sfondo. Abbiamo provato a giocare con gli elementi all’interno dello spazio del foglio: forme, immagini e testo sono stati collocati provando varie disposizioni in modo sperimentale fino al raggiungimento della composizione migliore.