Sovraesposizioni energetiche

Nome della scuola:

Istituto Comprensivo Statale di San Pietro in Cariano, Scuola Secondaria di Primo Grado “Carlotta Aschieri”, San Pietro in Cariano (Verona)

Docenti responsabili:

Manuela Menon

Altri docenti partecipanti:

Maria Grieco, Valeria Davi, Fiorenzo Sona, Fiorella Zatta, Mariarosa Aldrighetti, Giuseppa Manitta, Maria Gabriella Canci, Carlo Battistella, Fiorella Zatta, Paola Gecherle, Albertina Zantedeschi

Numero di studenti coinvolti:

60 studenti

Premessa

La proposta di “A Scuola di Guggenheim” del progetto formativo “Arte ed Energia”, è stata accolta poiché, avendo rilevato la necessità di incrementare la capacità di ascolto, condivisione e partecipazione dei ragazzi, e avendo osservato congruenza fra progetto proposto e obiettivi istituzionali, si è deciso di aderire a questa iniziativa. I docenti, hanno avvertito la necessità di focalizzare la propria energia su metodologie e dinamiche di trasmissione dei messaggi. In una realtà che ci costringe quotidianamente al confronto con i media, al confronto con “informazioni” che ci raccontano costantemente di violenze domestiche e di guerre, di racconti terribili senza alcun limite di misura e di rispetto, il risultato è quello della sovraesposizione, e dunque dell’assuefazione, che ci rende distaccati determinando in noi un fenomeno di sterilizzazione emotiva: il dramma si banalizza. Anche il nostro vissuto quotidiano, analizzato razionalmente e criticamente, evidenzia che, molto spesso, la nostra attenzione verso l’altro è superficiale, non sappiamo “ascoltare” chi ci è vicino, non vediamo e non ci curiamo di chi ci sta accanto, non partecipiamo e condividiamo l’altro. L’ascolto vero presuppone un rapporto, un contatto profondo, significa entrare nei panni dell’altro, osservando temporaneamente la realtà con i suoi occhi. Produce naturalmente empatia, perché nasce dalla co-vibrazione e dalla risonanza. Ascoltare in modo profondo e totale significa dare senso alle parole dell’altro, impegnandosi a comprenderne la ragionevolezza dal suo punto di vista. Significa accogliere ciò che dice, dando valore alle sue parole: senza avere dubbi e tantomeno fare valutazioni. L’ascoltare è un processo di apprendimento, di arricchimento e di ampliamento della coscienza, che presuppone la temporanea sospensione delle proprie idee e dei propri usuali modi di pensare, uscendo dal proprio egocentrismo, dalla difesa del proprio territorio cognitivo, disponendosi ad accogliere in sé il diverso da sé; ammettendo la disponibilità a lasciarsi cambiare, avere il coraggio di lasciar andare difese e pregiudizi, e il senso di sicurezza che ricaviamo dalle nostre identificazioni, attaccamenti e avversioni. Bisognerebbe vedere sempre le cose e il mondo con la freschezza e l’entusiasmo della prima volta, ed essere in grado di percepire il linguaggio non verbale fatto di sguardi, gesti, movimenti, silenzi, o di ciò che, forse, un’altra persona non aveva intenzione di dirci ma che, senza la propria volontà, trasmette con il proprio comportamento. Allo stesso modo, anche il silenzio non è assenza di comunicazione, ma al contrario indica un atteggiamento ricco di messaggi non espressi: riflessione, rilassamento, distrazione, astio, dubbio, sofferenza.

 

Metodologia

Il prodotto finale del nostro progetto consiste nella produzione di un video i cui protagonisti principali (tre alunni), durante la ricreazione, in mezzo a una moltitudine di persone che non interagisce con loro, se non in modo superficiale, esprimono inascoltati le loro paure, le loro gioie, i loro sogni, disperdendo solo in apparenza la loro energia. Ogni forma di energia infatti non viene mai perduta: come alcuni elementi riescono a trattenerla, così la forza energetica e la sostanza delle parole non viene disgregata, resta sospesa, accumulata, e sarà raccolta da chi forse per caso o per volontà la estimerà “ascoltandola”. La scuola, quale contenitore osmotico filtra, elabora e restituisce, riconsegnando ogni forma di energia espressa o inespressa dagli attori che la fanno vivere ogni giorno. Le frasi degli alunni, apparentemente perdute a causa di una comunicazione che ha subito disturbi (mancanza di ascolto, di condivisione, di partecipazione, confusione), si rivelano e disvelano quando nella scuola (intesa come l’insieme dei protagonisti che la frequentano) le luci si spengono e il silenzio, l’assenza di rumore, consente di percepirle. Visivamente, l’energia contenuta nella forza della parola si esprime in scritte luminose e in soluzioni acustiche. Tutto ciò per spiegare che l’ascolto dell’altro è fare silenzio interiore, mettere a tacere il proprio giudizio, la critica, la competizione, entrando in uno spazio dove il torto e la ragione non esistono più. Accogliendo quello che il prossimo dice, dando senso e valore alle sue parole, impegnandosi a comprenderne la ragionevolezza dal suo punto di vista, indurlo a comunicare perché sente la nostra comprensione, determinando così uno scambio di notizie continuo e producendo empatia. Come disse lo psichiatra psicologo Karl Menninger: «Ascoltare è una cosa magnetica e speciale, una forza creativa. Essere ascoltati ci crea, ci fa aprire ed espandere».

 Arte e immagine (Docente Manuela Menon)

Laboratorio artistico: lezioni frontali dialogate (con visione di immagini) in cui si sono evidenziati i movimenti  artistici che hanno messo in luce gli aspetti spirituali e individuali dell’artista e quelli in cui la pittura si è staccata dall’emotività per raggiungere la verità interiore superando la rappresentazione della realtà visibile, quelli in cui il dinamismo universale diviene nuovo canone di bellezza e dove il soggetto visionario e allusivo si amalgama con una nuova tecnica, in un’affascinante ragnatela di segni grazie  a schizzi, gocce e colature di colore; coloro che hanno evidenziato individualismo, solitudine e smaterializzazione della figura umana, quindi le forze invisibili all’interno della materia, tramite la sperimentazione di nuovi materiali e produzioni espressive vibranti, luminescenti, rotanti, artisti che hanno considerato la produzione artistica un puro atto mentale e dove la parola è diventata sufficiente a realizzare l’opera, o a recuperarne il simbolo. Scritte proiettate talvolta in modo distorto che si accendono nelle maggiori città del mondo e brillano nei luoghi più famosi con frasi semplici dal potere evocativo, arte che non rimane chiusa nelle gallerie ma arriva a chiunque perché si manifesta nei contesti urbani con un aspetto che l’accomuna ai messaggi pubblicitari o panchine con incise scritte che invitano alla contemplazione. L’insegnante, durante le lezioni frontali dialogate e la presentazione strutturata in PowerPoint, ha stimolato la curiosità e l’attenzione degli alunni e li ha invitati a una partecipazione attiva a cui hanno risposto contribuendo con osservazioni personali e domande di approfondimento.  Dalla stimolazione e dal confronto, da una partecipazione emozionale, e dalla compenetrazione dei diversi saperi, acquisiti nelle diverse discipline, e dalla produzione scaturita dalla riflessione sul tema dell’ascolto dell’altro, nella disciplina letteraria, sono state approntate, in condivisione, e studiate, delle azioni teatrali che sono state poste in essere durante la performance. Sono state eseguite dall’insegnante, come semplice esecutore, le scritte ideate dagli alunni, nel rispetto dell’acquisizione del concetto che la produzione artistica può anche essere un puro atto mentale dove la parola diventa sufficiente a realizzare un’opera.

Scienze matematiche (Docenti: Valeria Davi; Maria Gabriella Canci; Albertina Zantedeschi)

A partire da un’attività ludica proposta dagli alunni riguardante il volo degli aerei di carta, l’insegnante ha colto l’occasione per presentare una riflessione sul volo e un’analisi dei principi fisici relativi al moto in generale. Gli alunni hanno affrontato con motivazione e interesse l’argomento, sperimentando semplici attività di laboratorio (rilevamenti di tempi, spazi e calcolo di velocità e accelerazione in semplici moti vari, determinazione dell’intensità di trazione e della forza peso di alcuni oggetti, verifica sperimentale del secondo principio della dinamica, della legge della costanza della portata e del principio di Bernoulli, costruzione di un carretto a reazione, etc.). In un secondo momento gli alunni hanno affrontato lo studio dell’energia sia per mezzo di lezioni frontali, con l’ausilio di video specifici, sia con semplici prove in classe; l’insegnante ha proposto di utilizzare la tavola periodica durante le lezioni come strumento importante per riconoscere le analogie tra gli elementi chimici in funzione della loro struttura elettronica (postulato di Bohr). Lavorando in gruppi gli alunni hanno realizzato semplici esperimenti sul moto della Terra e della Luna attorno al Sole e hanno letto e analizzato articoli scientifici sull’argomento. Con la visita al planetario e alla mostra “Oltre il limite” al Muse di Trento hanno completato il quadro generale con l’osservazione della volta celeste e le simulazioni più moderne di interessanti fenomeni di astrofisica.

Tecnologia (Docenti: Carlo Battistella; Fiorella Zatta)

L’insegnate, durante la lezione frontale dialogata, relativa all’energia solare (rinnovabile) e alle tecniche per “catturarla” e trasformarla, ha invitato gli alunni a prendere appunti ed in seguito li ha accompagnati presso un’abitazione a vedere dal vivo quanto studiato teoricamente.

Italiano (Docenti: Maria Grieco; Giuseppa Manitta; Paola Gecherle)

L’insegnante ha proposto brani, poesie, articoli, filmati aventi come filo conduttore il conoscere se stessi, l’essere in grado di stabilire rapporti costruttivi con gli altri, l’esprimere il proprio punto di vista nel gruppo riconoscendo la validità della critica altrui e ne ha fatto scaturire, attraverso sollecitazioni, per una partecipazione collettiva, la comprensione, l’analisi e la discussione. Ha favorito la creazione di messaggi e di testi inerenti gli argomenti trattati stimolando gli allievi ad esternare le proprie opinioni in merito realizzando così messaggi e testi personali (sceneggiature del video) sugli argomenti trattati.

Storia (Docenti: Maria Grieco; Giuseppa Manitta; Paola Gecherle)

Lezioni frontali che hanno messo in evidenza i mutamenti della società in relazione alle diverse scoperte. Riflessione sui personaggi storici, fra Ottocento e Novecento, che hanno influenzato i loro tempo, ma anche il nostro, in modo costruttivo o distruttivo.

Musica (Docente: Sona Fiorenzo)

L’insegnante ha proposto brani musicali stimolando un ascolto efficace finalizzato a sviluppare il riconoscimento di brani sonori riconducibili a diverse situazioni emotive e al tempo stesso idonee alla rappresentazione di determinati ambienti, attraverso i rumori ed i suoni che li caratterizzano. Un ascolto finalizzato al riconoscimento del valore primario e fondamentale del silenzio quale elemento base di ogni esperienza sonoro-musicale. Ha accompagnato gli alunni nell’individuare le più elementari funzioni che suoni, rumori e musiche svolgono nei messaggi audiovisivi formandoli all’ascoltare in maniera efficace brevi sequenze sonoro-musicali, sviluppando così la loro capacità di concentrazione attraverso le fasi del pre-ascolto, ascolto e post-ascolto. L’insegnante ha supportato gli alunni nella scelta di messaggi e testi audio idonei a sottolineare le diverse fasi della performance prevista nel progetto (colonna sonora).

Scienze motorie sportive (Docente: Maria Rosa Aldrighetti)

Gli alunni sono stati portati a utilizzare gli aspetti comunicativo relazionali offerti dal linguaggio motorio, cosicché s’integrassero nel gruppo, si assumessero empaticamente responsabilità attraverso il gioco e s’impegnassero per il bene comune, comprendendo che il linguaggio motorio rappresenta un mezzo di comunicazione che consente di entrare in relazione con gli altri, portando tutta la propria energia in modo puro; che l’entusiasmo del movimento, il piacere del gioco e il divertimento derivanti dalla libertà di lasciarsi andare alle spinte più spontanee della motricità, portano gioia ed energia che si rigenera continuamente.

 

Nodi tematici

Le diverse forme di energia delle scienze matematiche (moto ed equilibrio dei corpi, forze vettoriali, legge della conservazione dell’energia meccanica, l’energia atomica e la legge di Einstein, il sistema solare e le leggi di Keplero), delle tecnologie (trasformazione – conservazione - dell’energia solare in energia elettrica e/o termica), della parola, del corpo e del suono (i linguaggi verbali e non, ascolto/non, contatto/scontro, ascolto, confusione, il silenzio, la rivelazione) vengono filtrate dall’arte che le trasforma in una rappresentazione iconologica del proprio tempo storico, diventando luogo della significazione.