Geografia dell’arte

Nome della scuola:

Liceo Scienze Umane, indirizzo Socio-Economico “Fusinato”

Docenti responsabili:

Paola Caposiena

Numero di studenti coinvolti:

17 alunni

Premessa

Il nostro lavoro è nato dalla volontà di indagare, imparare a riconoscere e reinterpretare le origini dell’arte nelle opere analizzate.
Percorso tra Arte e Geografia di riferimento: “Il rapporto tra geografia esteriore e geografia interiore: il luogo come motore emotivo e l’opera d’arte come spazio dell’anima”.

Il nostro svolgimento del percorso è stato sia teorico che pratico-operativo:

  • Abbiamo inizialmente avviato un’analisi dettagliata delle opere d’arte, localizzate nell’ambito geografico di interesse, degli elementi che ci consentono di riconoscere azioni e movimento nelle opere d’arte, attraverso un approfondimento del linguaggio visuale nell’arte;
    • Ci siamo in seguito ispirati alla storia dell’arte contemporanea per la realizzazione di rielaborazioni varie e molteplici che nel corso dell’anno abbiamo prodotto: disegni, dipinti, collage, su cartoncino o su tela, che rappresentano il «nostro percorrere la geografia della nostra storia dell’arte».

Metodologia

  • In storia dell’arte la classe, dopo una serie di premesse, strutturate in forma di lezioni frontali, redazione di schede analitiche e ricerche, ha svolto l’analisi del linguaggio visuale e della grammatica visiva delle opere analizzate;
  • Dopo aver studiato la pittura e la scultura antica, classica e medievale, abbiamo deciso di scendere nell’analisi dettagliata di alcune opere specifiche, abbiamo sperimentato la lettura in parallelo di opere d’arte antica, moderna e contemporanea e prodotto opere di rielaborazione grafica legate all’ambito geografico di origine, costruendo ed immaginando un nostro spostamento fisico o figurato, dunque collegandoci al tema più ampio dell’evoluzione temporale nell’ambito spaziale;
  • Nell’ambito dell’analisi culturale delle aree d’origine della nostra storia dell’arte, abbiamo focalizzato la nostra attenzione su possibili percorsi artistici individuati sulle carte geografiche o ricordi di viaggi di studiosi ed archeologi, e tentato di costruire un’ideale carta geografica scandita dalla sequenza di opere d’arte che hanno colpito la fantasia degli studenti;
  • Ho cercato di insegnare ad osservare “la geografia emotiva ed ideale”, che si può sempre trovare nella propria opera d’arte, come nelle opere di Joseph Cornell, Paul Klee e di Max Ernst e nei paesaggi fantastici di Vasily Kandinsky, Marc Chagall e dei surrealisti come Salvador Dalì e Joan Mirò. Sono stati poi analizzati alcuni aspetti dell’arte futurista, metafisica o surrealista per la rappresentazione del paesaggio e l’opera di Pablo Picasso, il nuovo punto di vista delle opere cubiste, Robert Delaunay e la frammentazione di luce e spazio per concludere con i mobiles di Alexander Calder;
  • La visita guidata alla Collezione Peggy Guggenheim ha stimolato negli studenti l’apertura delle “frontiere mentali” e la loro modalità di approccio all’arte è cambiata, evolvendo verso l’approccio istintuale;
  • La classe, che in questo anno scolastico ha avviato lo studio della storia dell’arte, ha acquisito la sensibilità ed il metodo per studiare l’arte e trovare spunti e stimoli al pensiero dalla conoscenza approfondita. Gli studenti hanno provato a sperimentare una forma collaborativa che avrebbe aperto ancora di più le loro menti, ma pur condividendo alcune idee e scelte, infine hanno stabilito di proseguire con un metodo di lavoro legato alla rielaborazione singola;
  • Ho cercato di motivare gli allievi alla visione poliedrica dell’arte, stimolandoli ad un contatto con la propria percezione, con la soggettività e l’oggettività che coesistono nella stessa, ed all’osservazione del mondo circostante ed uso della produzione grafica come porta dell’inconscio;
  • Penso di essere riuscita a spingerli a manifestare i propri interessi nell’osservazione, analisi e possibilità di “vivere in modo soggettivo” un’esperienza artistica, per essere accompagnati e guidati verso un’osservazione consapevole del mondo espressivo e circostante.

Nodi tematici

  • Strumenti tradizionali di comunicazione visiva in ambito di opere artistiche antiche;
  • Tecniche di comunicazione espressiva nell’ambito di opere contemporanee ed immagini che appartengono alla quotidianità;
  • Suddividendo la periodizzazione classica analizzata, ricerca di una correlazione con le modalità espressive specifiche di alcune opere d’arte contemporanea, cercando di individuare il linguaggio più affine;
  • Insieme abbiamo imparato ad osservare “le antiche e lontane origini della nostra arte”, nell’analisi dell’arte orientale, greca, romana e medievale e, grazie alla visita guidata, anche nell’arte contemporanea.