Arte tra Grande Guerra, paesaggio e cinque sensi

Nome della scuola:

I.C. di San Biagio di Callalta, Scuola primaria L. Milani di Fagarè

Docenti responsabili:

Antonella Pacelli, Valentina Polesel

Altri docenti partecipanti:

Mara Belloni, Marina Bettiol, Elisabetta Furlan, Alessandra Fusco, Manuela Panizzo, Manuela Segatto, Rossella Spessotto

Numero di studenti coinvolti:

67

Premessa

Il progetto, presentato a tutte le classi del plesso, è nato dal bisogno di aprire la scuola a nuove attività e modalità di lavoro, utili anche a far conoscere la storia e le opere significative conservate nel territorio circostante. Il percorso multidisciplinare Tra natura e città (proposto da “A Scuola di Guggenheim”) ha integrato il progetto di plesso Fagarè e la Grande Guerra, attraverso l’analisi e la riproduzione in laboratori a classi aperte di cinque opere d’arte (Oceano (1915) di Piet Mondrian, La torre rossa (1913) di Giorgio De Chirico, Velocità astratta più rumore (1913-14) di Giacomo Balla, Paesaggio con macchie rosse (1913) di Vasily Kandisky e Foresta incantata (1947) di Jackson Pollock), successivamente esposte alla mostra di fine anno scolastico. Gli allievi, anche attraverso l’arte, hanno avuto l’opportunità di riuscire ad elaborare, rielaborare e integrare nuove informazioni a proposito della storia durante e dopo la Prima Guerra Mondiale. L’opera d’arte è infatti un segno tangibile del pensiero degli uomini, che grazie ai materiali più vari sono riusciti ad esprimersi, raccontarsi e raccontare, descrivere, analizzare.
Gli alunni di classe 1^ sono stati anche protagonisti di una serie di laboratori durante i quali hanno potuto, attraverso l’utilizzo dei cinque sensi, descrivere e riprodurre alcune opere presenti alla Collezione Peggy Guggenheim riuscendo a:

-  ascoltare e comprendere le informazioni principali a proposito delle correnti artistiche Cubismo, Surrealismo, Art Brut e Action Painting;

-  elaborare e condividere conoscenze;

-  utilizzare tecniche grafico-pittoriche: colori a tempera, frottage e grattage, collage, sgocciolatura;

-  esprimere pareri in maniera personale e critica.

L’analisi attraverso la compilazione di una “carta d’identità del quadro” e la riproduzione delle opere esaminate (Brunetta dal volto carnoso di (1951) Jean Dubuffet, La foresta (1927-28) di Max Ernst, Alchimia (1947) di Jackson Pollock e Fruttiera con uva (1926) di Georges Braque) sono state raccolte in un Lapbook, anch’esso presentato alla mostra di fine anno.
Il percorso multidisciplinare, che ha visto partecipi tutti gli alunni della scuola, si è concluso con la visita guidata alla collezione Guggenheim e la partecipazione ai laboratori offerti.

Metodologia

Per permettere agli alunni di collaborare nel piccolo e grande gruppo, esprimersi attraverso produzioni artistiche e conoscere le diverse tecniche per la produzione di lavori collettivi e condivisi, si è deciso di attivare dei laboratori per classi aperte: ogni gruppo, dopo un’attenta analisi dell’opera assegnata, l’ha riprodotta su pannelli di cartoncino, utilizzando ovviamente tecniche varie e con materiali diversi quali: gessetti, tempere, colori ad olio, acquerelli.
Il laboratorio è stato lo spazio in cui gli allievi hanno avuto modo di interagire con la realtà per comprenderla e cambiarla: l’attività del laboratorio si presta infatti ad un’azione concreta, che implica procedure, non offre una soluzione unica, si colloca a una giusta distanza dal già conosciuto, e comporta diversi livelli di interpretazione, in quanto richiama esperienze lontane ed eterogenee.
L’apprendimento cooperativo ha permesso di lavorare insieme ad altri in vista di obiettivi comuni creando un clima democratico e collaborativo.

Nodi tematici

Osservare e analizzare un’opera d’arte riconoscendo la tecnica e gli elementi di base.

Raccontare con l’arte pensieri, sensazioni  ed emozioni.

Sviluppare immaginazione e creatività.

Rielaborare le immagini proposte.

Sviluppare una sensibilità per la conservazione del patrimonio culturale.