A come Albero, A come Arte

Nome della scuola:

Scuola dell’Infanzia Paritaria San Pio X, Conegliano (Treviso)

Docenti responsabili:

Cinzia Mardegan, Stefania Baldin

Altri docenti partecipanti:

Ilaria Mucignato, Piera Bernardi, Katia Carlutti

Numero di studenti coinvolti:

76 bambini

Premessa

Abbiamo sviluppato le indicazioni ricevute elaborando un piano di lavoro che ruotasse attorno all’albero. L’albero lo troviamo nei giardini di casa, nella scuole, nei viali delle strade, in montagna, è parte della nostra vita tanto da stimolare ed essere presente nelle varie forme dell’arte: poesie, racconti, dipinti.
Abbiamo pensato di partire da una storia di un albero per poi uscire in giardino per osservare e conoscere la natura intorno a noi, in particolare gli alberi. Ci siamo chiesti come rappresentarla? Ci siamo avvicinati al linguaggio dell’arte con l’aiuto di artisti locali guardando le loro opere e sperimentando tecniche diverse grafiche e pittoriche.  
Comprendiamo che l’arte è un modo per comunicare ed esprimere sentimenti, emozioni ed idee; è un modo di intervenire nella natura stessa.

Metodologia

Le metodologie hanno privilegiato:

  • Apprendimento cooperativo;
  • Ricerca e osservazione;
  • Problem solving;
  • Circle time;
  • Sperimentazione.

Attraverso riunioni ed esposizioni dei materiali prodotti dai bambini, sono stati coinvolti i genitori, i quali hanno partecipato anche alla vista al museo.

Nodi tematici

Il progetto si è articolato nel seguente modo: racconto della storia, Vorrei essere un fiore di Eric Battut Bohem. Andiamo in giardino ad osservare i vari alberi, torniamo in classe e disegniamo gli alberi che abbiamo visto. Costruzione in salone dell’albero di Bruno Munari (scopriamo che negli alberi il ramo che segue è sempre più sottile). Proviamo a costruire il nostro albero con la regola di Munari con i vari materiali carta, canapa. Torniamo in giardino ad osservare i nostri alberi, osserviamo in particolare il loro tronco e i loro rami, vediamo se vale la regola dell’albero di Munari, (il ramo che segue è sempre più sottile) quale direzione hanno, di che colore sono, sono tutti uguali? Usiamo anche gli altri sensi: tocchiamo il tronco, annusiamo, cosa provo, cosa sento? Circle time: cosa ho sentito, cosa ho provato. Pittura collettiva degli alberi: una lunga sequenza di alberi robusti, alberi neri e marroni con i rami che guardano in diverse direzioni. L’albero tridimensionale. Quale la forma, impariamo tecniche nuove come farlo stare in piedi, la scelta del materiale. Vediamo e conosciamo le opere degli artisti: i loro alberi. Ascoltiamo e vediamo tre artisti all’opera nella nostra scuola, le loro opere, le loro tecniche, i loro segreti, proviamo anche noi le tante tecniche. Il mio albero: scelgo la tecnica il materiale e il procedimento, ad opera conclusa dò un titolo e spiego cosa voglio esprimere e rappresentare, poi spiego il mio procedimento. L’albero e l’ambiente circostante, come l’albero è inserito nel paesaggio andiamo a vedere il paese: il grande albero “sc’eson” al centro del paese come monumento e gli alberi nel nuovo giardino di Sant’Antonio. La funzione data dall’uomo all’albero (spartitraffico, ombra, ornamento, divisione) L’uomo che interviene nella natura con le sue opere. Anche noi interveniamo sul nostro giardino dando ai nostri alberi una nuova funzione. Quale? Albero riflettente, riflette la luce e i nostro volti, forse i nostri pensieri? La Collezione Peggy Guggenheim: conosciamo Peggy, costruiamoci gli occhiali personalizzati. Visita al museo con i genitori.