Viaggiatori nell’arte

Nome della scuola:

Scuola Primaria di Fane, Istituto Comprensivo di Negrar (Verona)

Docenti responsabili:

Vanna Fraccaroli, Ardigò Giomarelli

Numero di studenti coinvolti:

38 alunni

Premessa

La realtà dei bambini è naturalmente circoscritta e limitata quasi esclusivamente al territorio vissuto. Difficile per loro immaginare mondi diversi, o meglio, ne conoscono l’esistenza, li collocano correttamente dal punto di vista geografico, ma tendono a trasferire in essi le proprie abitudini, la quotidianità che vivono. Per aiutarli a superare questo limite, abbiamo cercato, percorrendo un itinerario artistico, di accompagnare i bambini a conoscere meglio la cultura e la bellezza del paesaggio mediorientale. Successivamente ci siamo spinti verso luoghi surreali dove si poteva arrivare solo con l’immaginazione, ma anche grazie all’aiuto concreto della figura del postino.

Metodologia

Il percorso è iniziato con la visualizzazione del planisfero muto di Mercatore con la riproduzione attraverso la LIM delle sagome dei continenti utilizzando carte mute dal sito D-Maps; la classe è stata suddivisa in gruppi e ogni gruppo ha scelto un continente e un solo colore con tutte le gradazioni per rispettare i rilievi della carta fisica (tecnica tempera-puntinismo). Ne è venuto fuori un planisfero di grandi dimensioni che abbiamo denominato Planisfero Artistico. Nei momenti vuoti ogni bambino ha colorato il proprio planisfero in A4. Precedentemente i bambini avevano osservato i lavori di Alighiero Boetti e Luciano Fabro.

Nella discussione ha preso forza l’idea di considerare il Medio Oriente un territorio-continente. I conflitti interni e le guerre civili sono sicuramente la matrice che contraddistingue questa parte del mondo. Particolare riguardo è stato dedicato alla parte più debole di questa situazione, cioè i bambini. Per questo abbiamo collegato il nostro progetto di arte al grande progetto di plesso denominato In Viaggio, dove all’interno di una decina di piccoli laboratori si affronta il problema della migrazione sotto tutti gli aspetti, anche quello ornitologico. Da qui la visione di due film La bicicletta verde di Haifaa Al-Masanif e Il cacciatore di aquiloni di Marc Forster in un viaggio di conoscenza virtuale verso quei paesaggi e con i loro colori, profumi, tradizioni, costumi…

Da qui le analisi dei film, la creazione di story board con la ricostruzione delle scene, le riflessioni sulle condizioni di vita dei ragazzi protagonisti dei film, la storia dei diritti civili con un’attenta lettura dei più importanti e significativi, la declinazione di parole come clandestino, migrante, extracomunitario.

Il lavoro è proseguito con la creazione di un collage su carta gialla lungo 5 metri dove dalle macerie le persone migrano verso un vuoto pieno di grandi speranze di vita. Le sagome sono il ricalco di fotografie di veri migranti. A questo punto dovevamo alleggerire il percorso chiedendo di nuovo aiuto all’arte, gli alunni hanno osservato opere di artisti arabi, soprattutto siriani, poco conosciuti, ma sicuramente evocativi della bellezza dei luoghi e degli edifici di cultura islamica. In un grande gruppo si è dato vita a un pannello-collage dove ogni alunno ha contribuito con un pezzo di questo magnifico puzzle dove appare la porta di Babilonia circondata da un paesaggio urbano ricco di case, porte, finestre, moschee, minareti in un susseguirsi di voglia di partecipare. Nel lavoro individuale noi insegnanti siamo rimasti favorevolmente colpiti dalla varietà di soluzioni tutte diverse da loro, ma legate dallo stesso profondo stimolo.

L’ultima parte di questo viaggio ha trovato la via del surrealismo con echi romantici e nostalgici. Prima le biografie di Vincent Van Gogh e successivamente quelle di Max Ernst e di Joseph Cornell hanno condotto alla comprensione delle idee surrealiste. La visita guidata alla Collezione Peggy Guggenheim ha rafforzato le conoscenze che ormai possiamo classificare come competenze.

La visione di pezzi del film Giorno di festa di Jacques Tati e del Il postino di Michael Radford e Massimo Troisi, nonché le opere di Joseph Cornell, la storia del postino Cheval di Max Ernst e anche Il postino J. Roulin di Vincent Van Gogh, la visita all’ufficio postale del paese, l’utilizzo di bolli e timbri, hanno permesso di realizzare un lavoro individuale sul loro postino e un lavoro di gruppo ispirato all’opera di Max Ernst (purtroppo veloce e non completato perché a ridosso del termine dell’anno scolastico).

Le proposte del percorso sono state realizzate nell'aula; ci si è inoltre serviti degli spazi comuni (atrio, cortile, palestra) e dell'aula con la LIM.

 

Nodi tematici

La migrazione;
Le carte geografiche;
L’arte islamica;
Il Surrealismo;
La nostalgia.