Arte e bambino

Nome della scuola:

Scuola dell’infanzia “Bruno Munari”, Spinea (Venezia)

Docenti responsabili:

Francesca Baraldo

Altri docenti partecipanti:

Paola Nardi, Elena Bertocco, Delia Strano, Annamaria Zanetti

Numero di studenti coinvolti:

46 bambini

Premessa

Gli insegnanti presenteranno ai bambini la figura e la personalità di Peggy Guggenheim, con la sua passione per l’arte e il collezionismo. Dopodiché verranno presentate le opere presenti nella Collezione Peggy Guggenheim insieme alla storia dei loro autori e alle tecniche utilizzate per realizzarle. Il lavoro proposto ai bambini è trasversale alle discipline. Attraverso la realizzazione delle loro opere in imitazione agli originali, i piccoli artisti racconteranno la loro esperienza, spiegheranno il procedimento seguito nella loro produzione. Inoltre si utilizzeranno elementi naturali raccolti nel giardino della scuola dai bambini per sperimentare nuovi approcci artistico-pittorici. Verrà scelto il percorso dal titolo: “Il rapporto tra geografia esteriore e geografia interiore: il luogo come motore emotivo e l’opera d’arte come spazio dell’anima”.

Metodologia

I bambini potranno conoscere le loro opere osservandole dai libri e dalle riproduzioni proveranno a riprodurle secondo il loro stile personale utilizzando colori a tempera, pennarelli, collages di piccoli oggetti raccolti. Inoltre attraverso la conversazione si coinvolgeranno i bambini ad entrare nel mondo dell’arte partendo dalla propria esperienza. Partendo inoltre da un’attenta osservazione, anche con la lente d’ingrandimento, di foto che ritraggono Peggy nella casa a Venezia e non solo, si continuerà ad incuriosire e a favorire la riflessione e la deduzione di informazioni utili al nostro percorso di conoscenza. L’accogliere e valorizzare l’opinione personale di ogni singolo bambino nello studio delle opere è un punto fermo di questo progetto: ognuno in un’opera d’arte ci vede cose diverse. Per spiegare questo concetto di percezione individuale si è detto questo: “Guardare un’opera è come guardare le nuvole nel cielo: ognuno ci vede cose diverse… e tutti hanno ragione”. La centralità di questo messaggio vuol favorire la formazione di un atteggiamento di apertura all’opinione altrui anche se diversa dalla propria e la convinzione che esprimere la propria idea possa essere un valido contributo alla discussione nel gruppo.

 

Nodi tematici

Come avvicinare il bambino all’arte? Ai bambini piacciono molto le storie. Quale miglior modo quindi se non quello di raccontar loro la storia di un artista, della sua vita e poi dell’opera che lo rispecchia? Se poi il percorso inizia parlando di una signora elegante e stravagante che era amica degli artisti e dell’arte, il progetto catturerà a maggior ragione la curiosità dei piccoli futuri artisti. Attraverso questa metodologia narrativa si condurranno i bambini alla scoperta del mondo dell’arte. Il percorso scelto di rapporto tra geografia esteriore ed interiore favorirà il bambino all’incontro con la sua parte emozionale, facendolo parlare delle sue sensazioni che cercherà di esprimere attraverso la sua piccola opera.

La scelta delle opere rispecchia proprio le emozioni dei bambini: “Mare=ballerina” di Gino Severini (1914) parla della gioia e della vivacità date dal colore, dalla musica, dalla danza immaginata dal pittore, tanto da ritrovarle nell’affascinante moto del mare. “Alchimia” di Jackson Pollock (1947) esprime la volontà di cambiare le regole, la possibilità di essere diverso senza timore di non venire accettato ma anche la possibilità di esprimere la propria tristezza. In “Senza titolo (Farmacia)” di Joseph Cornell (1942) troviamo ciò che più rispecchia il mondo del bambino: i desideri. Joseph Cornell racchiudeva in scatole ciò che lo affascinava, lo portava distante dal suo piccolo mondo e sognando costruiva dentro di lui un mondo più grande. Quelle scatole possono racchiudere desideri e sogni che prendono così forma, come se si realizzassero, o che si possono tenere da parte, come progetti futuri da non scordare. Si stimoleranno i bambini all’osservazione del quadro, per favorire un’interpretazione personale, alla ricerca di particolari che parlino del suo significato e della sua tecnica di realizzazione. Si invieranno i bambini a sperimentare nuove tecniche di coloritura e di disegno, nonché collages con nuovi materiali. Nella sua riproduzione ti inviterà a pensare ad un significato personale della nuova opera affinché il bambino la veda e la ritrovi come sua libera creazione.