In viaggio con Peggy

Nome della scuola:

Scuola dell’infanzia “Meneghetti”, Mirano (Venezia)

Docenti responsabili:

Annalisa Babato

Altri docenti partecipanti:

Antonietta Dalle Fratte Vecchiato, Annalisa Babato, Bruna Ballarin, Anna Felace, Gabriella Menelle, Paola Molin, Angela Campaci, Alessia Castaldello

Numero di studenti coinvolti:

69 bambini

Premessa

«L’arte è l’espressione del pensiero più profondo, nel modo più semplice» Albert Einstein. «Nessun grande artista vede mai le cose come realmente sono. Se lo facesse, cesserebbe di essere un artista» Oscar Wilde. «Dipingere è azione di auto scoperta. Ogni buon artista dipinge ciò che è» Jackson Pollock. «Quando ero piccolo sapevo dipingere come Raffaello. Mi ci è voluto una vita intera per imparare a disegnare come un bambino» Pablo Picasso. Queste citazioni di pittori, scrittori e scienziati famosi, insieme con molte altre, mettono in risalto come l’arte sia espressione di una forza interiore, manifestazione genuina della personalità dell’artista ma soprattutto come le creazioni artistiche possano essere “liberamente interpretate”. Un quadro non è bello o brutto, un quadro può piacere oppure no. L’espressione artistica è quanto di più libero vi possa essere nella manifestazione creativa degli uomini. Per questo motivo, l’arte si avvicina moltissimo al mondo dell’infanzia: per la sua originalità, per la sua spontaneità, per la sua libertà interpretativa del mondo. Ogni bambino è un artista quando dipinge: il suo approccio interpretativo del mondo è inesorabilmente condizionato dal suo stato d’animo e dalle conoscenze della realtà che lo circonda. Proporre ai bambini un progetto artistico può arricchire non solo le loro conoscenze ma affinare il gusto estetico e la capacità di osservare il mondo che li circonda. Avvicinare i bambini al mondo dell’arte significa semplicemente esaltare le potenzialità creative che sono già in loro.

 

Metodologia

Le tre sezioni hanno sviluppato il progetto utilizzando due temi:
Il rapporto tra geografia esteriore e geografia interiore. L’opera d’arte come spazio dell’anima”
“Artisti oltre i confini: camminatori, viaggiatori e sognatori”.
I bambini di tre anni hanno sperimentato la tecnica del dripping per la riproduzione di “Alchimia” di Jackson Pollock (1947), utilizzando tecniche di spruzzo, miscugli di colla e spago, impronte di barattoli dando sfogo alle emozioni. I bambini hanno interpretato e realizzato con la loro sensibilità gli elaborati, dando loro significati specifici personali, pur riconoscendo per nome l’autore e l’opera osservata. Hanno poi realizzato, partendo dalle intuizioni personali di ogni bambino e le conoscenze proprie del giardino dal punto di vista geografico, la riproduzione de “Il giardino magico” di Paul Klee (1926). I bambini di quattro anni hanno realizzato il progetto attraverso l’osservazione, la conversazione e la rielaborazione di alcuni quadri. Le opere analizzate sono state: “Albero rosso” (1908-1909) e “Albero grigio” (1911) di Piet Mondrian. Ogni albero rappresentato dai bambini rispecchiava il loro stato d’animo e la loro personalità. Dall’osservazione del quadro di René Magritte, “L’impero delle luci” (1953-54), i bambini hanno osservato e ritrovato gli alberi, la luce diversa e il contrasto tra notte e giorno. I bambini durante la riproduzione delle opere si sono sentiti veri artisti: esprimendo la loro creatività nell’utilizzazione di pennelli e colori a tempera. Hanno completato il progetto costruendo una scatola dei ricordi alla maniera di Joseph Cornell durante i suoi viaggi: il materiale utilizzato era stato raccolto durante una passeggiata nel quartiere o durante le loro vacanze estive. I bambini di cinque anni hanno iniziato il progetto conoscendo Peggy Guggenheim, la sua casa e la sua passione per i viaggi. Prendendo spunto da alcune uscite nel territorio comunale, i bambini hanno osservato come la struttura e la geografia delle strade assomigli al quadro di Piet Mondrian “Composizione n. 1 con grigio e rosso 1938 / Composizione con rosso 1939”. Il tema del movimento e del dinamismo è stato affrontato con l’osservazione e la riproduzione del quadro di Gino Severini “Mare=ballerina” (1914). Con l’aiuto di un modello predisposto, hanno completato l’opera con la tecnica del divisionismo, andando anche fuori del foglio come ha fatto l’artista per rappresentare il movimento della ballerina. Abbiamo poi ampliato la nostra visione geografica del mondo con l’osservazione della “Mappa” di Alighiero Boetti (1971-72). Con la tecnica del collage i bambini hanno rappresentato l’Italia, simbolo della nazione nella quale vivono e di cui sono cittadini.

Nodi tematici

Attraverso esperienze di pasticciamento, travasi, manipolazione e percezione sensoriale, giochi motori i bambini scoprono i colori caldi e i colori freddi. Mediante uscite nel giardino della scuola e nel quartiere i bambini diventano camminatori e possono raccogliere materiali che suscitano interesse ed evocano emozioni. Dall’analisi e l’osservazione degli elementi architettonici e naturali incontrati in passeggiata e di quelli osservabili da Google Maps, i bambini si sono esercitati a cambiare il punto di vista, a riconoscere simboli e codici, a intuire le distanze, a discriminare le diverse figure geometriche.