Fragilità e forza del territorio

Nome della scuola:

Liceo Artistico Statale Celio-Roccati, Rovigo

Docenti responsabili:

Stefania Zerbinati, Cesare Nadalini

Altri docenti partecipanti:

Daniele Paggio, Anna Maria Avezzù

Numero di studenti coinvolti:

20 alunni

Premessa

Territori in evoluzione, con l’arte se ne interpretano i variabili assetti geografici.  Deriva non fisica ma morfo-ideologica. La mappatura terrestre in continua evoluzione geo-politica, geo-economica, geo-alimentare, geo-demografica. Carte ad arte descrivono situazioni spesso contraddittorie. Una immaginaria deriva continentale restituisce nuove visualizzazioni di aree geografiche con diverse associazioni e caratteristiche. La fragilità e la precarietà dei modelli di sviluppo, contrastano con gli aspetti di un benessere sempre più a vantaggio di pochi. Ecco quindi in questo quadro, quanto le forme della precarietà demografica comportino una riflessione ed un’analisi degli effetti di natalità e mortalità nelle diverse aree geografiche. Povertà, epidemie ed una inefficace e impotente sanità sono spesso tra le maggiori cause di deterioramento della salute, a dispetto al triste destino di un alto quoziente di natalità e danno delle fasce più deboli della popolazione. La ricchezza e la povertà sono sempre più frequentemente individuabili nelle attuali società industrializzate. Ne consegue un’analisi grafica di matrice paradossalmente scolastica dove vengono evidenziate le disparità, vedendo da una parte benessere economico, lusso e spreco, dall’altra gli aspetti più crudi e drammatici della povertà e della miseria. A queste tematiche la nuova geo-morfologia di aree continentali sottendono le condizioni di analfabetismo. La cultura è cibo per la mente. Proiettando sugli individui una nuova luce culturale è possibile elevare il livello spirituale dell’umanità senza dimenticare che una buona alimentazione è indice di condizione morale e positività della propria esistenza. Quanto prodotto non esaurisce la richiesta di risposte in quanto divida gli esseri umani più dei territori geo- morfologici. L’ideale è non separare tra di loro i bisogni in aree a sé stanti ma intenderli come un’ideale Pangea, l’integrale unità tra mente e corpo, quanto tra ideale e materiale.

Metodologia

Il progetto si è svolto con la realizzazione di elaborati attraverso la caratterizzazione grafico-figurativo-plastica, sugli aspetti del territorio geo morfologico. Gli interventi sono stati realizzati con la manipolazione artistica e alter/azioni di mappatura dei continenti o di aree sub-continentali, denunciandone la fragilità e il precario equilibrio che coinvolge   le stesse popolazioni che lo abitano.
Le classi si sono prodotte nella realizzazione di “carte ad arte” per ottenere una diversa lettura geografica del mondo.
Sono state segnalate come esempio operativo, opere di autori quali Jiri Kolar, David Hockney, Alberto Burri, Jackson Pollock, Arnaldo Pomodoro.

Nodi tematici

  • La mappatura del mondo rivisitata con pregiudizio e critica dei contenuti espressi in forma plastico visiva e grafico figurativa ad alcune tematiche stringenti inerenti ai destini che si determinano tra gli esseri umani e i territori che loro stessi determinano;
  • Questi territori ipotizzati, rappresentano lo sviluppo umano- precarietà, istruzione-analfabetismo, industrializzazione- sfruttamento, risorse-spreco;
  • Territori e mappature che esprimono visivamente quanto spesso le energie positive della crescita e del benessere siano in contrasto con lo sfruttamento e la fragilità dell’essere umano.