In viaggio attraverso i paesaggi dell’arte e della letteratura, tra realtà e immaginazione.

Nome della scuola:

Istituto Comprensivo “G. Zanellato”, Monselice (Padova)

Docenti responsabili:

Giovanna Cancian

Altri docenti partecipanti:

Roberta Romano, Aureliana Temporin, Stefano Sguotti

Numero di studenti coinvolti:

50 alunni

Premessa

«Vedere, viaggiare, sentire: i concetti vanno da sempre a braccetto e sono sintetizzati nella “geografia emozionale”. Territori storici, naturali e mentali, dove l’accento è dato tanto al luogo fisico quanto alle emozioni, piacevoli o sgradevoli, che si muovono nell’esploratore». (Anonimo)

                  

 

 

 

    

             

 

 

              

 

 

 

Metodologia

Il percorso è iniziato con una presentazione sul tema: “In viaggio attraverso i paesaggi dell’arte e della letteratura tra realtà, scoperta, simbologia, immaginazione, ricordo e sentimenti”. Gli alunni approfondendo la lettura delle diverse opere proposte, sono stati guidati a comprendere come il paesaggio geografico, non sia solamente quello che possiamo vedere, ma anche quello che ricordiamo, che fa parte delle nostre esperienze e dei nostri vissuti, un luogo dell’infanzia con i suoi colori, profumi e sensazioni, con le voci degli amici e delle persone che abbiamo incontrato o un luogo che abbiamo visitato; inoltre gli alunni si sono soffermati su come nel pensare a un paesaggio con nostalgia si intreccino sensazioni ottiche, olfattive e sonore. Si formano, infatti, nella mente immagini complesse e dinamiche. I paesaggi della nostalgia, dei ricordi e delle emozioni si vedono con il cuore, perché si fondano sul sentimento e sulle emozioni.  Contemporaneamente, la lettura attenta e riflessiva di brani e poesie ha portato gli alunni a comprendere come il contenuto delle parole si possa tramutare in immagini vive e palpitanti e come la chiarezza di queste immagini sia in gran parte determinata dalla esperienza della vita quotidiana, dalla memoria visiva, dal modo personale di osservare e ricordare. Alcuni alunni hanno costruito un percorso geografico scegliendo di raccontare attraverso immagini e frammenti di parole il loro paese, il territorio, la storia e le tradizioni; altri hanno deciso di costruire un percorso geografico più personale e sentimentale, ricostruendo attraverso l’uso di diversi materiali (foto, disegni, ritagli, piccoli oggetti, parole, frasi, riflessioni) le tappe fondamentali della loro storia personale. 

 

Nodi tematici

La cartografia;
Il viaggio come rappresentazione;
La voce paesaggio;
Osservatori nordici (Olandesi e Fiamminghi);
Fra veduta e paesaggio;
I paesaggi spirituali del Romanticismo (“Viandante sul mare di Nebbia” di Caspar David Friedrich);
I paesaggi d’acqua degli Impressionisti;
Notturni nella pittura;
I paesaggi della nostalgia;
Il paesaggio e i ricordi;
Geografie impossibili e viaggi immaginari;

Gli alunni si sono sentiti molto coinvolti in questo progetto dal punto di vista emotivo e culturale-didattico. Il ripensare e rivedere la propria esistenza attraverso il linguaggio iconico, ha sprigionato un gran numero di sentimenti, di emozioni e di ricordi autobiografici; ciò ha consentito loro di comprendere meglio le loro capacità, doti e di proiettarsi pure nel futuro, facendo riferimento ai sogni nel cassetto.

Dal punto di vista culturale il progetto, legato alla didattica laboratoriale, ha fatto emergere le conoscenze apprese dagli alunni attraverso le letture di testi letterari e ha fatto loro comprendere che tutto questo bagaglio culturale non serve solo a scuola per raggiungere un bel voto per le discipline coinvolte nel progetto, ma è utile per comprendere meglio la propria vita, per riflettere sulle proprie capacità e poter avere più consapevolezza dei propri mezzi operativi (competenze), al fine di mettere a frutto il sapere acquisito attraverso lo studio della Storia dell’arte, delle tecniche pittoriche e la conoscenza di poeti, scrittori e artisti.

E’ stata pure utilissima la visita alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, considerata da molti alunni come fonte primaria d’ispirazione, attraverso l’osservazione delle opere degli artisti contemporanei.