Tra arte e geografia: l’isola che non c’è
Nome della scuola:
Scuola Secondaria di II grado, Liceo artistico “Amedeo Modigliani” – Padova
Docenti responsabili:
A. Donadei, L. Giacon, C. Tornincasa
Altri docenti partecipanti:
C. Zilio
Numero di studenti coinvolti:
24 alunni
Premessa
Gli allievi con l’insegnate di italiano hanno svolto un tema sul loro mondo immaginario, da cui siamo poi partiti per realizzare graficamente degli elaborati. Nell’ambito delle discipline d’indirizzo (plastiche, pittoriche e architettoniche) abbiamo analizzato diversi aspetti del tema. Gli allievi d’architettura hanno cominciato ad analizzare e studiare un ambiente domestico e trasformarlo in un loro mondo immaginario racchiuso in quattro pareti; le stesse si sono poi trasformate in una scatola magica che ha racchiuso i loro sogni, aspirazioni e quant’altro. In questo loro percorso sono stati incoraggiati e stimolati a guardare e ad ispirarsi a opere di artisti come: René Magritte, Jackson Pollock, Salvador Dalì e Alexander Calder e alla visione di film come: “La storia infinita” di Wolfgang Petersen, “Peter Pan” di Paul John Hogan e “Al di là dei sogni” di Vincent Ward.
Metodologia
Il lavoro nelle tre materie di indirizzo si è svolto a stretto contatto con i docenti, le lezioni sono state frontali; spesso gli allievi si muovevano da un’aula all’altra per poter capire ed affrontare meglio i problemi che via via si presentavano, per arrivare infine ad una sintesi tra i diversi ambiti.
Nodi tematici
Il progetto ha analizzato il tema della connessione tra reale ed immaginario proprio dell’essere umano contemporaneo. Infatti gli allievi attraverso gli elaborati realizzati hanno portato alla luce un loro mondo interiore diversificato e in alcuni casi molto complesso. Attraverso la realizzazione plastica delle scatole/contenitori/individui questo mondo viene a contatto, si connette con quello di altri individui. Mentre nel progetto grafico/pittorico l’isola è un insieme tra quello che vivo e quello che vorrei fosse la realtà.
