Il colore delle emozioni

Nome della scuola:

Scuola Primaria "Giovanni Pascoli", Istituto Comprensivo Rovigo 1, Rovigo

Docenti responsabili:

Monica Bielli

Altri docenti partecipanti:

nessuno

Premessa

La visita ad una mostra sui Nabis e la scoperta dell’arte moderna nella nostra città, ci ha fatto scegliere la tematica “A tutto colore!” perché gli alunni dopo questa esperienza hanno capito l’importanza del colore nelle opere di un artista e come possa comunicarci e farci partecipi delle proprie emozioni. In altre parole gli studenti hanno scoperto la forte carica espressiva del colore.

Metodologia

Inizialmente ci siamo concentrati sui vari aspetti del colore e abbiamo così realizzato il nostro primo laboratorio: “La giostra dei colori”. Abbiamo costruito vari dischi e cerchi cromatici, dal disco di Isaac Newton al cerchio di Johannes Itten e tanti altri inventati da noi, per poi usare varie tecniche grafiche e pittoriche per colorarli, imparando a stendere in vari modi il colore. Il nostro secondo laboratorio: “La bottega del pittore”, ci ha coinvolti nella preparazione dei colori come facevano una volta i pittori nelle loro botteghe. Siamo andati a caccia di pigmenti naturali creando piccole e divertenti “opere d’arte” individuali e di gruppo. Alla fine, dopo aver analizzato alcune emozioni (paura, gioia, rabbia) e ascoltato in musica brani particolari, abbiamo usato il colore per comunicare le nostre sensazioni ed emozioni, come fanno gli artisti. Abbiamo perciò concluso il nostro percorso con il terzo laboratorio: “Colori e umori”, che ci ha permesso di esprimerci, prima a coppie e poi in gruppo, come Vasily Kandinsky. Ascoltando brani musicali selezionati, abbiamo dato vita ad armonie cromatiche realizzando i nostri quadri astratti, cercando così di comunicare con colori e forme le nostre emozioni più profonde.

 

Nodi tematici

Dal momento che i colori influenzano profondamente la sensibilità dell’uomo suscitando emozioni, abbiamo osservato ed analizzato alcune opere astratte presenti presso la Collezione Peggy Guggenheim. Gli alunni hanno capito che gli artisti che sono stati scelti non guardavano all’esterno, alla natura, ma dentro di se stessi, alle emozioni che nascondevano nel loro intimo, rappresentandole in composizioni di grande bellezza. Siamo partiti ammirando il cromatismo di Gino Severini per poi scoprire l’impegno di Robert Delaunay in una continua ricerca sul colore e l’armonia della composizione. Abbiamo osservato con attenzione Piet Mondrian e le sue campiture piene di colori primari, marcati da linee nere perpendicolari e intervallati da campiture bianche. Con Vasily Kandinsky, dove linee e colori perdono ogni riferimento anche simbolico e allegorico con la natura, ci siamo soffermati sulle reazioni che provoca il colore su chi osserva il quadro. Abbiamo letto alcune parti del suo libro “Lo spirituale nell’arte” e ci siamo divertiti ad abbinare suoni, strumenti e colori scoprendo il legame tra queste due arti espressive. Infine abbiamo concluso con l’esplosione cromatica di Jackson Pollock.