I mobiles “scaccia-paura” dell’ospedale

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Nome della scuola:

Scuola dell’Infanzia “Clinica Pediatrica”, Padova

Docenti responsabili:

Maria Laura Bordin

Altri docenti partecipanti:

nessuno

Numero di studenti coinvolti:

10 bambini grandi ricoverati e frequentanti

Premessa

I bambini ospedalizzati, solitamente con breve e media durata, vivono un brusco interrompersi della loro quotidianità e un disorientamento esperenziale dovuto al disagio del ricovero. L’evento dell’ospedalizzazione per ogni bambino viene vissuto in maniera destabilizzante: quotidianamente si viene a contatto e a conoscenza di molti materiali sanitari utili alla guarigione come siringhe, abbassalingua, garze, sondini, medicine. Proprio questi oggetti ordinari del contesto ospedaliero, diventano straordinari per il vissuto del bambino durante la cura. Attraverso l’opportunità di frequentare la scuola all’interno dell’ospedale è  stato proposto un percorso laboratoriale artistico-creativo con la possibilità di realizzare delle trasformazioni di tale materiale sanitario. Una proposta didattica che, sollecitata dallo studio delle opere d’arte moderna, ha dato modo al bambino di attribuire nuovi significati agli oggetti sanitari personalmente scelti tra quelli messi a disposizione. I bambini hanno realizzato un oggetto/giocattolo fantasioso: lo scaccia-paura dell’ospedale, un’opera utilizzabile anche dopo la sua realizzazione finale. L’attività è stata connotata dalle caratteristiche intrinseche del gioco, infatti il percorso di realizzazione dello scaccia-paura è stato caratterizzato da elementi ludici, aspetti che vive talvolta anche l’artista quando si esprime nelle sue opere d’arte.

Metodologia

Coinvolgimento attivo del bambino attraverso un percorso laboratoriale di ricerca e sperimentazione, che ha previsto: la formulazione di ipotesi, la progettazione e l’ideazione di possibili soluzioni creative, l’esperienza concreta con la realizzazione di opere collettive o individuali “dinamiche” e, infine, il confronto attivo con i pari e la condivisione dei risultati.

 

Nodi tematici

Il bambino durante il periodo del suo ricovero ha fatto esperienza giocosa di un percorso espressivo d’arte creativa attraverso:

L’esperienza conoscitiva, interpretativa e di analisi delle opere d’arte tridimensionali, in particolare dei “Mobiles” proposte da Alexander Calder presenti nella Collezione Peggy Guggenheim;
La manipolazione e conoscenza dei materiali messi a disposizione: presidi sanitari che il bambino vede e utilizza per le cure (siringhe, cerotti, garze, fiale) e materiali particolari come piume colorate, carte con effetti speciali, campanellini, sonagli, perle colorate ecc.
La ricerca di equilibri stabili e instabili con il materiale a disposizione;
La scoperta delle tecniche dell’arte moderna che permettono di elaborare il materiale sanitario raccolto attraverso accostamenti cromatici, di forme, consistenze sensoriali;
La progettazione di opere collettive “a più mani”, o individuali, che esprimono i criteri di esecuzione dei “Mobiles”: pesi, misure, equilibri
La costruzione creativa con l’assemblaggio dei singoli pezzi che, opportunamente re-inventati con nuovi significati, sono stati organizzati in equilibri dinamici.

La fantasia, l’immaginazione e la creatività hanno fatto da sfondo a queste esperienze, ingredienti che appartengono al bambino soprattutto in una situazione di gioco. La realizzazione artistica, espressa attraverso esperienze ludiche, ha permesso così ai bambini coinvolti di comunicare se stessi, le loro emozioni e i loro particolari vissuti conferendo un significato profondo all’esperienza di malattia e di ricovero.