Con-tatto, la materia nel nostro territorio

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Nome della scuola:

Scuola dell’infanzia “Madonna del Carmine”, Campolongo sul Brenta (Vicenza)

Docenti responsabili:

Elena Bortignon

Altri docenti partecipanti:

Silvia Vivian

Premessa

“Con-tatto. La materia nel nostro territorio” è il titolo del progetto che abbiamo svolto per “A scuola di Guggenheim; è un titolo suggestivo che rappresenta bene il significato del lavoro svolto quest’anno. I bambini che abitano a Campolongo sul Brenta hanno la fortuna di vivere in una zona molto verde, a contatto con le montagne e il fiume. Sono perciò bambini abituati alla natura, ma quest’anno non l’hanno semplicemente vissuta, noi insegnanti abbiamo voluto fargliela rappresentare attraverso diverse tecniche e osservare così, con i loro occhi, come vedono il territorio che li circonda. Abbiamo analizzato le seguenti opere: Straccio e spago” di Antoni Tàpies, “Alberidi Rosemarie Heber Koczy, “Bianco B” di Alberto Burri, Il giardino magicodi Paul Klee, Alchimiadi Jackson Pollock.

Metodologia

Il progetto mette in campo opere del cubismo e dell’arte informale. I bambini hanno lavorato attraverso attività individuali e di gruppo. Si sono avvicinati alla tecnica del collage, dell’incisione, dell’action-painting e dell’assemblage. Fondamentali in questo lavoro sono state le risorse che il nostro territorio ci dona. La scuola infatti è situata in una vallata all’interno di un contesto urbano ai piedi delle montagne attraversato dal fiume Brenta. La materia che ci circonda ci ha offerto colori, sensazioni, esperienze tattili e strumenti. Il percorso è iniziato con una fase sensoriale e di osservazione del nostro territorio: in gruppo i bambini son scesi sulla riva del fiume, hanno fatto foto, video e registrazioni sonore dei suoni dell’ambiente. È stata poi letta un’antica storia originaria della nostra terra (tratta dal libro “Streghe e maranteghe dalle Alpi alla Laguna” di Laura Simeoni, Dario De Bastiani Editore). Successivamente i bambini hanno visto l’opera “Alberi” di R.H.Koczy e hanno realizzato un’opera individuale cercando di rappresentare, con la tecnica del collage, gli alberi che sono presenti lungo il fiume Brenta. Successivamente i bambini hanno osservato “Il giardino magico” di Paul Klee, interrogandosi su cosa rappresenti e che significato avesse. Questa volta hanno ipotizzato anche con che materiale poteva essere stata realizzata un’opera così. C’è stata poi la lettura di una storia che raccontava proprio di un giardino magico. È stato poi chiesto ad ogni bambino come sarebbe il suo giardino magico, a cosa desidererebbe trovare e soprattutto con chi vorrebbe giocare. Ogni bambino ha così poi realizzato il proprio giardino incidendo con uno stecchino sullo stucco in polvere diluito con acqua che è stato poi dipinto con gli acquarelli. La materia che si trasforma: siamo andati lungo il fiume e abbiamo raccolto legna e bastoncini, che sono serviti per fare un bel falò intorno al quale abbiamo cantato e raccontato storie; abbiamo inoltre riflettuto sul fatto che è servito ai primitivi e serve tutt’oggi a scaldarsi, a cucinare e difendersi. Il giorno dopo abbiamo raccolto la cenere e il carbone e osservando l’opera di Alberto Burri “Bianco B”in giardino i bambini hanno creato un’opera collettiva realizzata appunto grazie alla cenere e al carbone. “Alchimia” di Jackson Pollock: i bambini hanno avuto a disposizione un grande telo bianco, pennelli, spruzzini, fili, colla. Dopo aver visto un video in cui si vedeva l’artista e la sua tecnica di pittura, anche i bambini si sono cimentati con la tecnica del dripping. “Straccio con spago” di Antoni Tapies: a conclusione del percorso abbiamo fornito ai bambini stracci, stoffe, bastoncini, cannucce. Ognuno aveva a disposizione una rete metallica entro cui ha intrecciato i materiali ripensando al territorio, ai rami degli alberi, all’erba, ai monti e al fiume.

Nodi tematici

I temi principali del nostro progetto sono stati:
Il territorio intorno a noi;
La materia che ci offre la natura: sabbia, acqua, terra, legno, erba;
Il fuoco: la trasformazione della materia e il carattere espressivo del carbone e della cenere sulla tela;
Il gesto e il movimento: la forza e la dolcezza dei movimenti nell’action painting.