Magico mondo (il mondo che vorrei)

Nome della scuola:

Scuola primaria statale "Giorgio Perlasca" di Quinto Vicentino, Istituto Comprensivo Bolzano Vicentino (Vicenza)

Docenti responsabili:

Francesca Zanotto

Altri docenti partecipanti:

Chiara Sperandio

Premessa

Il desiderio di partecipare al progetto "A scuola di Guggenheim" nasce dal percorso artistico intrapreso negli anni precedenti con i miei alunni e dall'esigenza di veicolare, attraverso modalità non convenzionali, il processo di trasformazione delle cose e della vita stessa. Nella classe era presente un alunno che ci ha lasciati lo scorso 23 aprile. Grazie al "Tutto si trasforma" i bambini hanno colto, a modo loro, che anche la morte altro non è che una trasformazione. Il tema "Materia e materico" era stato scelto all'inizio proprio perché ci avrebbe permesso di inserire attività che avrebbero avuto lo scopo di traghettare i bambini in una dimensione "astratta" di massima libertà. Il progetto ha avuto anche una ricaduta trasversale con materie quali lingua italiana e scienze. La partecipazione ad un concorso della Regione Veneto sugli alberi secolari e ad un concorso sul riciclo (nel quale la classe è arrivata terza) ha fatto in modo che lo studio dei quadri scelti avesse un più ampio respiro e ha innescato una serie di rielaborazioni, a volte individuali, a volte di gruppo, molto personali e originali.

Metodologia

Analisi dell'opera scelta con l'utilizzo della LIM; attività laboratoriali individuali e di gruppo; produzione di elaborati.

 

Nodi tematici

"Il giardino magico" di Paul Klee. Siamo partiti da una spiegazione dell'opera trovata su Youtube; dopo l'analisi dell'opera i bambini hanno realizzato il loro "giardino magico" ad acquerelli. Prima della realizzazione degli elaborati, in collegamento con scienze, siamo andati a visitare il parco di una villa alla scoperta dei due alberi secolari presenti. Nelle rielaborazioni, i bambini hanno inserito anche elementi del giardino visto.

Jackson Pollock e il colore materico: abbiamo letto una breve biografia di Jackson Pollock e quindi ci siamo soffermati su alcune tele particolarmente significative cercando di capire dall'uso dei colori quali potessero essere le emozioni che l'artista viveva e voleva trasmettere. Il momento della rielaborazione è stato volutamente fatto in due gruppi, dividendo la classe in maschi e femmine e non permettendo che i due gruppi lavorassero simultaneamente, per non condizionare il risultato finale. Sono risultate significative le diversità di esecuzione e il risultato finale.

Antoni Tàpies, Alberto Burri e l'utilizzo di materiali poveri: in seguito alla visione e allo studio di alcune opere dei suddetti artisti la nostra attenzione è stata calamitata dalla possibilità di utilizzare materiale povero come carta, plastica, stoffe e spezie per continuare il nostro viaggio nel nostro "mondo magico". In questo momento è nato il nostro elaborato per il concorso "Ri-creazione" indetto da una società locale che lavora sul riciclo e la raccolta differenziata. Belle le sperimentazioni con il papier collé e con materiali misti. L'esperienza si è conclusa il 27 maggio con il vostro laboratorio nella sede della Collezione Peggy Guggenheim di Venezia.