Il bello è fare in libertà

Nome della scuola:

Scuola dell’Infanzia "Matite Colorate"

Docenti responsabili:

Patrizia Bugno, Annalisa Nobili

Numero di studenti coinvolti:

17

Premessa

Il progetto è stato svolto tra gennaio e maggio, ampliando quindi i termini previsti dalla programmazione iniziale. Abbiamo constatato infatti che alcuni nodi tematici necessitavano di più giornate per un approfondimento mirato e consapevole. Abbiamo concluso il progetto in prossimità dell’uscita organizzata alla Collezione Peggy Guggenheim in modo tale da poter permettere ai bambini il riconoscimento in loco delle due opere presentate. La gita a Venezia ha rappresentato il coronamento del nostro viaggio di quest’anno con Peggy consentendo ai bambini un approccio piacevole e stimolante all’arte moderna. Attraverso la guida, i bimbi hanno scoperto forme e colori secondo una concezione dell’arte libera e fluttuante. A causa di un affollamento dei locali, non hanno però potuto ammirare l’opera di Vasily Kandinsky proposta a scuola e ciò ha comportato un po’ di delusione collettiva. Il laboratorio proposto è piaciuto molto e ogni bambino ha composto il proprio autoritratto con materiali di recupero (pezzi di carta, fili, carta d’alluminio…) nella convinzione che fosse bellissimo, nonostante la bocca un po’ storta, gli occhi asimmetrici o il naso prominente. Il bello è stato appunto lavorare in libertà senza aderenza stretta ai canoni estetici tradizionali, obiettivo primario del progetto e premessa necessaria per poter essere in futuro fruitori consapevoli dell’arte moderna.

Metodologia

L’insegnante ha proposto ai bambini laboratori creativi con uso divergente di tecniche e materiali. Partendo dalle opere considerate (“Paesaggio con macchie rosse n. 2” di Vasily Kandinsky e “Brunetta dal volto carnoso” di Jean Dubuffet) abbiamo tuffato i bambini in un universo di forme e colori dall’effetto a volte prorompente. Si è cercato di far loro vivere esperienze artistiche in libertà, liberandoli dalla fatica dei contorni e dalle interpretazioni realistiche. Abbiamo condotto conversazioni guidate per allenare la loro fantasia, constatando il forte legame tra arte ed emozione. Si sono cimentati in produzioni disarmoniche e divertenti utilizzando acquerelli, tempere e cere grattate. Abbiamo commentato spesso i risultati finali, valorizzandone l’originalità e l’ispirazione creativa, associandole alle opere trattate, divenute tanto famose da essere esposte alla Collezione di Venezia.

Nodi tematici

- Presentazione della figura di Peggy Guggenheim e della sua Collezione: l’insegnante, anche attraverso fotografie dell’epoca, presenta il personaggio di Peggy. Si sofferma su elementi biografici, inquadrandoli nel contesto dell’epoca per sottolineare l’atipicità della sua figura. Presenta poi la storia della Collezione di Venezia;
- Il bello e il brutto secondo i bambini: l’insegnante propone ai bambini carta da collage e colori a tempera di diverse tonalità chiedendo loro di comporre, su supporti di cartoncino, due opere differenti: una “bella” e una “brutta”. In un altro incontro ripete la consegna assegnando pennarelli matite e brillantini. Le opere belle vengono confrontate con quelle realizzate la volta precedente e con quelle classificate come “brutte”. L’obiettivo è quello di comprendere, attraverso la lettura delle varie rappresentazioni corredata da conversazioni guidate, i criteri estetici attraverso i quali i bambini giudicano le produzioni grafiche;
- Il bello e il brutto secondo gli stereotipi del senso comune: si presentano ai bambini due produzioni, uno scarabocchio proveniente dall’asilo nido e un’opera realista rappresentante un quadro con paesaggio di montagna. Si raccolgono commenti e impressioni che si confrontano con i parametri estetici dei bambini strutturati in precedenza;
- Presentazione del “Paesaggio con macchie rosse n. 2” di Vasily Kandinsky: l’insegnante presenta l’opera attraverso la storia della sua composizione collocandola storicamente e geograficamente, senza però rinunciare ad elementi narrativi di forte suggestione fantastica. Si propone poi ai bambini una riproduzione abbozzata nei tratti strutturali che i bambini poi completano e colorano;
- Riproduzione dell’opera “Paesaggio con macchie rosse n. 2” di Vasily Kandinsky: i bambini provano a copiare l’opera utilizzando gli acquerelli. Si discute insieme il risultato finale;
- La mia macchia n.1: l’insegnante consegna un foglio A3 e stende su questo una macchia della quale ciascun bambino sceglie il colore primario e la personalizza come “Macchia n.1 di…”. Chiede poi di realizzare intorno alla macchia un disegno di paesaggio con acquerello o tempera, proprio come Kandinsky;
- Presentazione e valorizzazione dell’arte brut: l’insegnante contestualizza storicamente l’arte brut e cita, cercando di stimolare interesse e curiosità nei bambini, tutte le fonti alle quali essa si ispira (disegni dei bambini, produzioni delle persone con problemi mentali, opere primitive). In particolare si sofferma sui disegni infantili attribuendo loro una valenza positiva. Avvia poi un gioco: mostra alcuni disegni prodotti al nido e chiede ai bambini di interpretarli assegnando un senso a ciascuna produzione;
- Presentazione della “Brunetta dal volto carnoso” di Jean Dubuffet: l’insegnante presenta l’opera attraverso la storia della sua composizione collocandola storicamente e geograficamente. Propone storie intorno all’autore e alle sue opere per condividere con i bambini quel senso di libertà dell’arte che contraddistingue il talento di Dubuffet;
- Arte in libertà: si propongono ai bambini laboratori con materiali e tecniche originali per sollecitare in loro stupore e divertimento. Si creano opere inedite sperimentando l’uso di: terra, sabbia, colla e colori scuri “brutti”: marrone, nero, grigio. Si rileggono le opere, magari divertendosi ad assegnar loro un titolo, e si conclude ogni esperienza con la raccolta di pareri, suggestioni e opinioni per verificare se nel corso del percorso si siano verificati cambiamenti nei parametri di giudizio estetico dei bambini;
- Laboratorio a scuola con Virginia di Lazzaro: Virginia ha proposto ai bambini un’interpretazione originale dell’art brut attraverso l’uso della cartapesta. Utilizzando il videoproiettore, ha mostrato ai bambini alcune foto significative di Peggy, Kandinsky e Dubuffet. In particolare di quest’ultimo ha presentato anche lavori scultorei e tridimensionali ai quali si è ispirata per realizzare con i bambini delle teste di burattini con la cartapesta.