Dalla lettura creativa alla scrittura creativa

Nome della scuola:

Scuola primaria “S. Pertini” – IC Vicenza 3 - Vicenza

Docenti responsabili:

Giuseppina Strangis, Claudia Chegai

Altri docenti partecipanti:

Rosa Sigillò, Andrea Cocco, Rossella Rossetto,Irene Rigon

Numero di studenti coinvolti:

102

Premessa

Partendo dalle suggestioni visive di alcune opere presenti nella collezione Guggenheim, abbinate a quelle musicali legate alla musica jazzoppure alla più contemporanea rap, si sono stimolati gli alunni nella scrittura “di getto” e creativa, sfruttando alcuni elementi poetici quali l'onomatopea, la metafora, la personificazione, e alcune tecniche poetiche come il calligramma, l’acrostico, il caviardage, la xeropoesia, i giochi surrealisti (“cadavere squisito”, “uno dentro l’altro”, “sillogismo”,...). Il tutto, inquadrato nel periodo storico di inizio Novecento, fucina di correnti artistiche innovative e libere da stereotipi come il dadaismo, il surrealismo, il futurismo, ecc.

Le opere della collezione Guggenheim, fonte di ispirazione, sono state: Victor Brauner Il surrealista 1947; Victor Brauner Senza titolo 1945; Giacomo Balla Velocità astratta + rumore; Joan Mirò Interno olandese II 1928; Mario Merz Se la forma scompare la sua radice è eterna; Maurizio Nannucci, Changing Place, Changing Time, Changing Thoughts, Changing Future.

Metodologia

Le attività sono state proposte in forma laboratoriale, stimolando i sensi della vista e dell’udito e grazie anche alla lettura di alcuni testi poetici a tema quali “Giovannino Perdigiorno” (G. Rodari); “Attenzione, attenzione” (B. Munari); “Mastro Geppetto” (R. Pumini). Gli elaborati, disegno e testo poetico, sono stati prodotti in piccolo gruppo oppure individualmente. Si è promossa la “progettazione” del prodotto attraverso la stesura di uno o più “bozzetti” di studio. Si è favorita la collaborazione tra pari (scaffolding): nelle tre classi quarte erano presenti alcuni bambini ancora poco abili nel disegnare e nel colorare, seppur con l’aiuto di un “modello” di riferimento. Il lavoro in coppia oppure in piccolo gruppo ha ridotto la percezione del “non sentirsi capace” e ha favorito la solidarietà e l’aiuto reciproco. Il passo successivo è stato quello del lavorare in autonomia, individualmente e indipendentemente dal risultato finale.

Nelle classi quinte, essendo il gruppo classe formato da un insieme di bambini aventi differenti vissuti, prospettive culturali e appartenenti a diversi contesti sociali è stato fondamentale il ricorso a una progettualità didattica di tipo inclusivo, fondata su diverse strategie e differenti metodologie. L'approccio didattico di tipo laboratoriale, unitamente al lavoro individuale, all'attività di peer tutoring e di cooperative learning, coniugato con l'utilizzo dei mediatori didattici, ha consentito di coinvolgere le risorse affettive, le abilità sociali e le potenzialità didattiche possedute dal gruppo, in modo tale da permettere a ciascuno di attivare le proprie competenze per aiutare gli altri. La tecnica del caviardage è stata approfondita in particolar modo.

 

Nodi tematici

Le avanguardie artistiche; la scrittura creativa; il disegno libero da stereotipi. Il tutto, ovviamente, adattato alla fascia d’età in esame (9-10 anni).