Blu

Nome della scuola:

Scuola dell'infanzia paritaria San Giuseppe

Docenti responsabili:

Maria Rosa Carletti

Numero di studenti coinvolti:

22

Premessa

Ho introdotto il tema del Blu attraverso la lettura del libro di Leo Lionni “Piccolo blu e piccolo giallo” attraverso il quale ho sottolineato il concetto che l’incontro con l’altro, con chi è diverso da noi, non ci toglie qualcosa, ma al contrario ci arricchisce, ancor di più se l’incontro avviene tra persone-colori lontani. Quindi abbiamo sperimentato, prima con i colori a tempera poi con il didò, la mescolanza dei colori blu e giallo.

I bambini poi sono stati invitati a fare dei giochi di associazione e di ricerca nell’ambiente per rispondere alla domanda: “Blu come?” (il cielo di notte, il mare, il colore degli occhi , i Puffi …). QQQQuindi hanno descritto (con difficoltà) e rappresentato graficamente con le tempere, la “profondità” del mare e “l’immensità” del cielo.

Ho presentato ai bambini la figura di Peggy Guggenheim attraverso la proiezione di immagini fotografiche e video e ho spiegato che cosa è un museo.

Il passaggio successivo è stato raccontare, attraverso l’attenta osservazione della proiezione di immagini di quadri, la storia del Blu: dall’utilizzo del lapislazzulo nell’antica Grecia, alla percezione di questo colore da parte di pittori più vicini a noi come Vassily Kandinsky, Piet Mondrian, Jean Arp, Carla Accardi …

Interessante e coinvolgente, per i bambini, è stato abbinare due artisti di epoche molto lontane tra loro, quali Giotto (conosciuto attraverso il “Blu” della Cappella degli Scrovegni) e Alexander Calder (con la scultura mobile “Arco di petali”), per la realizzazione di un mobile (opera collettiva) intitolata “Un piccolo cielo di Giotto alla Calder”.

I bambini ispirati dall’osservazione del quadro di Mondrian, “L’albero Blu”, hanno realizzato il loro albero invernale attraverso la tecnica dello strappo di vari tipi di carta velina e da pacchi, ovviamente di colore blu.

Attraverso la conoscenza e l’osservazione di varie opere di Kandinsky anche i bambini hanno realizzato “Lo studio del blu alla Kandinsky” andando alla ricerca, attraverso la mescolanza dei colori blu, bianco e nero, delle varie tonalità del blu che si possono ottenere: ogni bambino ha creato così la sua TAVOLOZZA DEL BLU.

Quindi, i bambini hanno osservato nei particolari il quadro “Paesaggio con macchie rosse, n.2” di Kandinsky.

Una bambina ha portato a scuola il libro “La cameretta di Van Gogh”: proprio la lettura di questo libro ci ha dato lo spunto di conoscere e lasciarci emozionare da questo grande artista, del quale abbiamo riprodotto, dopo una attenta osservazione del quadro, l’opera “Notte stellata”.

L’approccio a Pablo Picasso, invece, è avvenuto attraverso l’osservazione dei ritratti del “periodo blu” e, prendendo spunto da questi, i bambini hanno realizzato delle maschere in cartone, carta e cartoncino, su sfondo blu.

Abbiamo scoperto la particolare tecnica del “dripping” usata da Jackson Pollock, che i bambini hanno sperimentato con modalità un po’ diverse: a ritmo di musica e con lo sgocciolamento di tempere blu azzurro, bianco, nero, su fogli (rossi, arancioni, gialli) appoggiati su scatole di cartone; la miscela del colore è avvenuta con l’utilizzo di biglie fatte rotolare all’interno delle scatole.

Un’altra attività si è sviluppata attraverso il gioco dell’osservazione dell’opera “Scarpa azzurra rovesciata con due tacchi sotto una volta nera” di Jean Arp; particolare è stata la lettura, la riproduzione e l’interpretazione personale dell’opera giocando sui termini “rovescio” e “sotto”.

Dell’opera astratta di Carla Accardi “Blu concentrico” è stato interessante vedere la moltitudine di cose che i bambini sono riusciti a vedere nel quadro “accendendo la loro fantasia”.

Non potevo mancare di mostrare ai bambini le opere di René Magritte, come “L’impero della luce” e “La voce dell’aria”, che poi i bambini hanno riprodotto con le tempere.

Con tutte le opere e riproduzioni dei bambini è stata allestita una mostra temporanea, trasformando una sala della nostra scuola in un piccolo museo (come fece Peggy con la sua casa).

A conclusione del progetto, il 24 maggio, siamo venuti in uscita didattica a Venezia per visitare la Peggy Guggenheim Collection e lì abbiamo osservato dal vero le opere conosciute in classe.

Metodologia

Multidisciplinarietà come metodo di insegnamento ed apprendimento, dove l’arte è un veicolo di conoscenza e di confronto con altre discipline.

Contatto con l’opera attraverso l’osservazione attiva e come esperienza diretta individuale.

Condivisione delle metodologie e dei risultati ottenuti.

 

Nodi tematici

  • Sviluppare il pensiero creativo e competenze attraverso lo strumento del linguaggio artistico.
  • Rafforzare la creatività, lavorando sulle immagini e la loro osservazione.
  • Sviluppare il piacere verso l’arte, la scrittura e la letteratura infantile.
  • Giocare con le parole è un modo per i bambini di raccontarsi; inoltre l’arte li aiuta a esprimersi liberamente e in modo creativo.
  • Imparare ad ascoltare la propria voce e quella degli altri.
  • Rispettare gli altri e favorire la collaborazione.
  • Conoscere il significato di “collezione”.
  • Conoscere gli artisti, le loro emozioni, la loro tecnica nell’esprimersi.