Il rosso e il blu nelle civiltà antiche

Nome della scuola:

Scuola Primaria “G.Mazzini”, Istituto Comprensivo “Perlasca” di Maserà di Padova

Docenti responsabili:

Isabella Polonio

Altri docenti partecipanti:

Immacolata Consalvo, Michela Orlando, Nicoletta Ravazzolo

Numero di studenti coinvolti:

59

Premessa

Il progetto nasce dal desiderio di far conoscere ai bambini la straordinaria grandezza, anche nelle opere artistiche, delle Civiltà dei grandi fiumi (Mesopotamia e Antico Egitto), oggetto di studio in questo anno scolastico.

In particolare partendo dall’ analisi delle opere Paesaggio di macchie rosse, n.2, 1913 di Vasilij Kandinskij; Rosso blu,1964 di Ellswoth Kelly; Blu concentrico,1930 di Carla Accardi; si è voluto far

scoprire ai bambini come semplici forme lineari o geometriche e colori ben definiti possono dar vita a composizioni artistiche. Da qui poi, con un “grande salto” nel passato, si è cercato di scoprire la predominanza dei due colori, rosso e blu, nelle opere artistiche antiche (porta di Ishtar, rosso dell’argilla, il blu usato nei dipinti dell’Egitto…).

 

Metodologia

Dopo aver osservato alla LIM alcuni dipinti degli impressionisti che rappresentavano la realtà in modo oggettivo, gli alunni sono stati guidati a notare la differenza con l’astrattismo, la nuova corrente artistica. Dall’opera di Vasilij Kandinskij “Paesaggio con macchie rosse 2″ abbiamo cercato di comprendere l’arte astratta del grande pittore attraverso la quale si esprimono le emozioni e le sensazioni con la forza dei gesti, delle linee e delle forme colorate.  

Ciascun bambino ha potuto esternare alla classe le sue impressioni in merito al dipinto e a ciò che l’opera vuole comunicare.

Ci siamo soffermati ad analizzare in particolare l’utilizzo dei tre colori primari.

Poi abbiamo invitato i bambini a realizzare un quadro utilizzando solo le linee, i colori primari e i colori che derivano dalla loro mescolanza. Le linee non hanno creato figure concrete, oggettive, ma astratte.

Partendo dall’osservazione del quadro “Rosso blu” di Kelly, abbiamo posto nuovamente l’attenzione sui colori primari e sulla linearità delle righe.

Abbiamo invitato i bambini a commentare ed analizzare l’opera che avrebbero trovato alla Collezione Guggenheim.

Quest’attività ci ha permesso di collegarci a contenuti storici oggetto di studio, come la porta di Ishtar e le opere ad essa collegate: animali e decori, su fondo blu, rivestiti con ceramica invetriata.

Ogni bambino ha realizzato degli animali in modo fantastico, stilizzati nelle forme, creati con linee nette e ben evidenti su sfondo, anch’esso, formato da linee.

L’opera di Carla Accardi “Blu concentrico”, è stato il motore di spinta per presentare l’evoluzione dell’arte astratta e il suo focus sul colore guida del nostro percorso, sviluppato poi in sede laboratoriale alla Collezione Peggy Guggenheim.

Nodi tematici

Gli alunni hanno seguito con entusiasmo tutte le fasi del percorso, lasciandosi incantare fin da subito dalle immagini delle opere, e ancor più dai quadri originali.

L’ incontro motivante e coinvolgente con il mondo dell’arte contemporanea ha stimolato e accresciuto nei bambini il loro senso critico ed estetico rispetto al mondo che li circonda.

Hanno avuto modo di conoscere uno dei più importanti musei in Italia dedicato all’arte europea del XX secolo, fondato dalla mecenate Peggy Guggenheim.

Hanno acquisito conoscenze e tecniche utili al loro percorso formativo, sviluppando numerose competenze:

-          Capacità di consolidare, potenziare, sviluppare il linguaggio espressivo –visivo.

-          Capacità d’individuare in un’opera d’arte gli elementi essenziali della forma, del linguaggio, della tecnica e dello stile dell’artista per comprenderne il messaggio

-          Capacità di familiarizzare con alcune forme d’arte appartenenti alla propria e alle altre culture.

-          Capacità di cogliere le caratteristiche delle opere antiche legate al percorso di storia.

 

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