Mi abbandono all'arte

Nome della scuola:

Scuola cattolica Elisabetta Vendramini

Docenti responsabili:

Francesca Boaretto

Altri docenti partecipanti:

Mariapia Scremin, Tonia Comunello

Numero di studenti coinvolti:

19

Premessa

La scuola ha ritenuto opportuno affrontare l’argomento dell’ecologia e della sostenibilità, approfondendo i 4 elementi imprescindibili per la vita sulla Terra accostandolo al mondo dell’arte contemporanea.

Il nostro capoluogo di regione, famoso per il suo spettacolare scenario ospita una collezione che i ragazzi rischiavano di non conoscere, se non attraverso questo progetto.

La Scuola ha ricordato in questo anno scolastico, nel suo anniversario Leonardo da Vinci, decidendo proprio di metterlo a confronto con i grandi artisti del Novecento, mostrando come l’arte possa dare voce a stili diversi.il momento della realizzazione della loro opera su tela addirittura liberatorio.

I ragazzi hanno trovato la possibilità di esprimersi pur non avendo grande affinità con il disegno e hanno espresso il desiderio di “creare” nello spazio aperto del giardino, define

Metodologia

PROBLEM SOLVING: I ragazzi hanno cercato di comprendere come realizzare l’attività di dripping guardando vari filmati attraverso  la ricerca  autonoma con l’uso delle TIC, stabilendo dove attuarla, organizzando tempi e  materiali. Hanno anche predisposto l’esposizione dei loro lavori.

MODELLING: grazie ai tutorial hanno elaborato strategie per utilizzare al meglio la tecnica.

LEARNING BY DOING: alla scuola primaria imparare facendo è il modo migliore. Le lezioni riservate al dripping sono state due: dopo la prima in cui hanno lavorato per tentativi ed errori hanno perfezionato la tecnica.

Toutoring: I ragazzi si sono confrontati ed aiutati, offrendo e ascoltando suggerimenti dei compagni.

Nodi tematici

L’arte è stata conosciuta e vissuta dai ragazzi come MOMENTO LIBERATORIO, come attività che si presta alla LIBERA ESPRESSIONE DEI PROPRI SENTIMENTI, e aiuta a VEDERE IL MONDO CON UNO SGUARDO DIVERSO.

Anche l’INCLUSIONE ha trovato il suo spazio nel progetto: l’arte contemporanea ha permesso anche ai ragazzi poco abili graficamente ad apprezzare il loro elaborato.