Da una ballerina che ama il mare ad un Arlecchino birichino... passando per il giallo

Nome della scuola:

Scuola dell’Infanzia San Giuseppe-Istituto Comprensivo “Marconi”- Cassola (VI)

Docenti responsabili:

Natalia Campana

Altri docenti partecipanti:

Antonella Contiero, Anna Colpo, Marga Manelli, Alessandra Parolin, Michela Rossetti, Antonella Mansueti, Maria Orsolina Miglioretto, Elena Perozzo, Sabrina Rossi

Numero di studenti coinvolti:

56

Premessa

La realtà è permeata dal colore, ora tenue, ora violento, carico di significati simbolici e sfruttato come indispensabile strumento di comunicazione non solo dall’uomo, ma da tutti gli esseri viventi. Il colore come “simbolo comunicativo” può essere visto su tre piani. Il primo è quello naturale, non volontario, il colore della natura, dei fiori che attirano gli insetti per potersi riprodurre, dei cicli naturali dei fiori e dei frutti. Dei colori si servono i contadini per capire se un frutto è maturo, o se una pianta è in salute, dei colori si servono molti animali maschi per attirare a sé le femmine e gli uomini per esprimere le loro emozioni e la salute: il rossore delle guance esprime timidezza, il pallore debolezza e malattia. Il secondo piano è quello rivelatorio, espressivo, è il colore con cui ci vestiamo per esprimere il nostro stato d’animo, la nostra cultura, il nostro modo di essere, una scelta che deriva contemporaneamente dal potere psicologico delle tinte, unito a quello storico sociale. Infine il terzo piano è quello comunicativo artificiale, il colore codificato, usato nelle architetture, negli abiti cerimoniali religiosi, militari, nella pubblicità, nella segnaletica, nei prodotti di consumo quotidiano. Un significato ampio e soprattutto “al di là delle capacità razionali” come lo definì Carl Gustav Jung ha sempre accompagnato i colori fin dai tempi più remoti; i rituali magici, la religione e poi l’arte erano rigidamente ordinati secondo un preciso criterio cromatico. Col tempo, le numerose sfumature simboliche si sono perse e oggi i colori hanno pochi ed evidenti significati, abbandonando quella ricchezza e complessità che avevano nei tempi antichi. In particolar modo il colore giallo per la maggior parte delle persone è un colore positivo. Esso è il più chiaro e luminoso tra i colori cromatici ed è il simbolo stesso della luce, del sole e dell’oro. Il suo effetto è stimolante, radioso, positivo, positivo e rasserenante. Il giallo, tuttavia, è anche il colore dell’egoismo. Lo spettro del giallo è compreso tra due poli: da un lato c’è il giallo caldo e solare che trapassa nell’arancione è il colore della gioia di vivere e del calore, dell’estroversione e del piacere, in altre parole, il colore della vita. Dall’altro lato c’è un giallo negativo, sporco, impuro, scialbo e tendente al verde. E’ un giallo malaticcio, il giallo della morte. Il giallo associato al calore del sole è il colore dell’ottimismo, della comunicazione e dell’apertura nei rapporti umani. Esso è molto presente in pittura, ma non solo: il legame tra il giallo e tutto ciò che è leggero, sereno e spensierato emerge anche in poesia. 

Metodologia

l nostro progetto prende spunto da una collana di libri degli anni 70 “Giocare con l’arte” diretta da Bruno Munari e in particolar modo dal volume numero due dal titolo “Il rosso”. Questo percorso ha a che fare con l’arte e le tecniche artistiche.

Nodi tematici

La scoperta del colore giallo

Quando leggiamo la parola Giallo ci vengono subito in mente tante altre cose che non centrano con l’arte: il sole, il grano, i fiori…. E ci rendiamo conto che per capire il fenomeno del giallo, oltre a saper mescolare dei colori su un piattino, dobbiamo imparare molte cose. Per conoscere il colore giallo siamo partiti dall’osservazione di un’opera d’arte “Mare=Ballerina” di Gino Severini del 1914 situata all’interno del museo.

Tanti colori si chiamano giallo

C’è però un problema del linguaggio. Sui colori non ci si intende con le parole. Tuttavia le parole servono, perché sottolineano delle somiglianze con oggetti che già conosciamo. Invece che dire semplicemente giallo dobbiamo imparare ad esprimerci con maggiore precisione.

Il giallo si trova dappertutto

Possiamo ritrovare il colore giallo in vari aspetti della nostra vita: nei fenomeni naturali, nel mondo animale e nei fenomeni artificiali.

Le mescolanze

I colori a tempera possono essere usati puri, ma si mescolano anche facilmente. Per questo non è necessario acquistare una gamma completa di colori. Bastano il giallo limone, il rosso magenta, il blu cyan, il bianco e il nero. Mescolando questi colori si possono ottenere tutti gli altri.

Le tonalità e la pittura monocromatica

Il tono del colore è la luminosità che questo riflette. Se aggiungo del bianco la luminosità aumenta, se aggiungo del nero si attenua. Qualunque colore, con la semplice aggiunta di bianco o di nero, dà tante varianti della stessa tinta.

Osservazione e riproduzione di opere d'arte