Noia o attesa?

Nome della scuola:

Istituto comprensivo - Scuola primaria "Monsignor Sante Tiozzo", Porto Viro (Ro), classe 5A e B

Docenti responsabili:

Renza Antico

Numero di studenti coinvolti:

42

Premessa

Oggi molti bambini vivono nella noia. Poche sono le cose che li soddisfano. Vivono un senso di insofferenza spesso legata ad una occupazione monotona o dall’ozio o da una creatività non coltivata. Quindi noia come incapacità di generare un qualcosa di buono per sé.
attesa invece è una parola piena di significato, che dà carica ad ognuno di noi. Nel tempo dell’attesa uno osserva, pensa, si meraviglia, elabora, libera la fantasia, è attivo, intraprendente...genera.

Dentro a questo contesto di riflessione si è dunque dipanato tutto il progetto.
La prima domanda fatta ai bambini è stata:
“Come vogliamo fare questo viaggio verso l’Itaca della scuola media, nella noia o in una attesa generativa?”
Il nostro viaggio come quello di Ulisse ha avuto una lunga attesa (5 anni scolastici); ci ha ha chiesto di attraversare delle prove, delle fatiche, una grande forza d’animo per superare i “proci”, ma anche di attendere fiduciosi di arrivare alla meta, vittoriosi con una giusta ricompensa.

All’inizio di questo viaggio immaginario ho presentato delle opere che gli esperti della Collezione Guggenheim ci hanno consigliato, analizzando i dipinti e conoscendo alcuni pittori come Edward Hopper, Walter Sickert, Ramòn Casas.

Metodologia

Di tipo laboratoriale con attività singole e a coppie.

Nodi tematici

- Tecnica del foliage (le sfumature dell’autunno)

- Alla scoperta di Marc Chagall

- Il Graffito(rappresentazione di un eroe greco)

- Labortatorio della creta come i Greci (lavorazione di una ciotola)

- Picasso: Il cubismo

- Il giardino di Matisse