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Il potere delle storie

Nome della scuola:

Liceo Giovanni Cotta - Legnago

Docenti responsabili:

Chiara Zordan

Altri docenti partecipanti:

Elena Berardo e Elisa Negretto

Numero di studenti coinvolti:

19 studentesse e studenti

Premessa

L’obiettivo primario del progetto è stato quello di riflettere sul potere e l’importanza della narrazione da vari punti di vista: di una narrazione “grafica”, illustrata, una narrazione “multipla”, fatta di più voci ed infine di una narrazione personale che permette loro di rielaborare opere e concetti visti in classe, ma anche di dar voce alla propria narrazione su temi attuali. La narrazione è, infatti, uno strumento potente e onnipresente nella vita dell’uomo. Al giorno d’oggi, inoltre, scegliere di narrare una storia, un evento, un episodio in un determinato modo, significa scegliere un punto di vista. Essere consapevoli che vi sono più storie, e quindi più punti di vista, apre alla pluralità ed alla tolleranza.

Metodologia

Essendo il tema legato alla narrazione, uno dei metodi usati è stato quello della scrittura creativa. In generale, la didattica è stata di tipo laboratoriale e cooperativo per favorire lo sviluppo di competenze e lo scambio di idee e punti di vista.

Nodi tematici

Il progetto si è svolto nella seconda parte dell’anno (da gennaio a maggio) e si è sviluppato contemporaneamente nelle varie discipline coinvolte. In lingua spagnola, dopo una riflessione iniziale, abbiamo visto come conoscere e raccontare la storia di una determinata cultura permette di superare i pregiudizi. Abbiamo visto il caso specifico della cultura e dell’arte chicana negli Stati Uniti, mettendo l’accento su come quest’ultima sia il frutto dell’incontro di diverse culture e di come, attraverso l’arte, si affermi una cultura nuova e ibrida: raccontare, attraverso l’arte e la letteratura, questa realtà permette di superare i pregiudizi. Gli studenti hanno poi cercato altri esempi di ibridazione culturale e hanno anche raccontato le proprie storie personali, di come alcuni di loro sentono di appartenere a diverse culture e di come ciò rappresenti un arricchimento.

Il fil rouge della narrazione è stato poi sviluppato in arte con l’analisi di due artisti ed illustratori molto diversi tra loro:Dorè e Chagall. Gli studenti sono stati accompagnati in un percorso che li ha fatti riflettere sulle loro tecniche, sui mondi letterari e le sensazioni che le loro opere evocano e, in generale, sui loro personali percorsi stilistici.

 A partire dal lavoro svolto in storia dell’arte, gli studenti divisi in terzetti hanno scritto una breve storia filosofica per ragazzi che riprende concetti analizzati in filosofia e che si ispira alle opere di Gustave Dorè e Marc Chagall. Per realizzare il lavoro, hanno letto alcune favole di Ermanno Bencivenga tratte dal testo: “La filosofia in trentadue favole”. L’obiettivo è mostrare come da una stessa opera possano nascere una pluralità di storie diverse. I racconti sono stati poi tradotti in spagnolo, inglese e tedesco per dare anche peso alle lingue, che sono materie d’indirizzo.