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STORIE AD ARTE - Dal Manierismo alle Avanguardie artistiche del Novecento e Oltre

Nome della scuola:

Istituto Comprensivo “G. F. Malipiero”

Docenti responsabili:

Luigia Da Re

Numero di studenti coinvolti:

66 studenti

Premessa

Istoriare, intrecciare: percorsi immaginativi e onirici nell’incontro con l’opera d’arte.

Intessere trame e orditi: quante narrazioni possono affiorare dalla relazione con l’opera?

Si è proposto alle studentesse e agli studenti l’incontro con l’opera d’arte e con i contesti, con i mondi e le “poetiche” esplicitate anche dai programmi condivisi dai movimenti delle Avanguardie artistiche del Novecento presenti tra le opere esposte della Collezione Peggy Guggenheim, stimolando la percezione sensoriale ed emotiva nelle dimensioni della individualità e della relazione con l’altro. L’associazione di idee stimolata dalla combinazione delle immagini, con le loro visioni e contenuti intrinseci, hanno stimolando l’elaborazione personale, la tessitura di Storie in plurilinguaggi entro il viaggio creativo di ciascuno: nel quadro teorico del Costruttivismo la conoscenza si approfondisce mediante forme di collaborazione e di negoziazione sociale; l’apprendimento è il risultato di una dimensione collettiva della interpretazione della realtà. Tra gli obiettivi del progetto si includono l’apertura di uno spazio per incoraggiare l’incontro, l’espressione di emozioni e la comunicazione empatica.

Metodologia

Circle time; Group viewing activity; Cooperative learning, Learning by doing con ricerche di materiale cartaceo, digitale, audiovisivo e di archivio. Didattica laboratoriale. Valutazione autentica.

Nodi tematici

Con il Manierismo si aprono nuovi percorsi nel linguaggio dell’arte figurativa: nella “Deposizione” di Pontormo le figure si allungano, si spezzano in contorni dai colori irreali e sospesi. Qual è la nostra relazione con il messaggio dell’artista? Come rispondere alla interpretazione della realtà e del mondo che ogni artista a suo modo ci offre? Quali sono i contesti storici e scientifici che ne hanno accolto le istanze espressive?  Cosa e come percepire nelle pieghe del “non detto” dell’immagine? Come comunicarlo, con quali linguaggi? Con quali Storie? Il Surrealista di Victor Bauner (1947), al termine del secondo conflitto mondiale osserva l’umanità dal suo tavolo volante con gli elementi e gli strumenti della creazione, il simbolo dell’infinito al capo: riferimento alla capacità di ogni individuo di forgiare la propria personalità con l’intelligenza, l’ingegno e la creatività, e di creare così il proprio futuro…  “ogni storia è una storia infinita”.