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STORIE RACCONTATE - TAGLIA, GIRA, SPOSTA, INCOLLA

Nome della scuola:

Scuola secondaria di primo grado J. Sansovino, I.C. San Girolamo, Venezia

Docenti responsabili:

Francesca Vittori, docente di arte e immagine

Altri docenti partecipanti:

Franca Donà e Sandra Pancino

Numero di studenti coinvolti:

39 (Classi 1A e 1B)

Premessa

Le classi prime si sono cimentate nella realizzazione di un piccolo libro d’artista sulla base di un racconto scritto da loro. Visivamente si è cercato di indagare le caratteristiche dei personaggi e dei colori. L’unità didattica è stata concepita come attività interdisciplinare tra le docenti di italiano e la docente di arte, interessando gli ultimi due mesi di scuola. Per i ragazzi è stata l’occasione di conoscere la personalità di Peggy Guggenheim e l’eredità che ha lasciato alla città di Venezia, visitando la collezione e osservando alcune opere con particolare attenzione alla scoperta del senso profondo che l’artista ci comunica. Dal punto di vista dell’operatività, a scuola, si sono cimentati nell’invenzione di un racconto e, successivamente, nella rappresentazione visiva. Gli alunni hanno sperimentato l’uso degli acquerelli per la realizzazione degli sfondi-ambientazione, hanno provato a rappresentare i personaggi studiandone le proporzioni, hanno provato ad organizzare lo spazio del racconto collocando immagini e testi. La rappresentazione dei personaggi tende ad essere realistica, il passaggio all’astrazione verrà proposto nel corso della classe seconda.

 

Metodologia

IL COLORE COME EMOZIONE. Per la rappresentazione della storia si è fatto riferimento all’opera Mare=Ballerina di G. Severini, che abbiamo potuto osservare durante la visita al museo e che abbiamo ripreso in classe come introduzione al lavoro. Abbiamo provato a ragionare sul rapporto tra il soggetto e l’ambiente. A partire dalle opere di Kandinsky abbiamo ragionato sul significato dei colori e su ciò che questi ci possono comunicare. Ai ragazzi è stato chiesto di associare un colore ad ogni scena della propria storia. A partire da questo colore è stata lasciata la libertà di sperimentare l’uso degli acquerelli per la realizzazione di uno sfondo-ambientazione non descrittivo.

L’ambientazione è stata creata quindi solo con l’uso del colore.

LO STUDIO DELLA FORMA. Successivamente ci si è concentrati sulla rappresentazione dei personaggi principali cercando di rappresentarli in modo espressivo ma anche analizzandone le fattezze. Il primo passaggio è stato quello della rappresentazione mediante tratti realistici: com’è fatto un lupo, un orso, un cane? I ragazzi hanno provato anche a dare espressività ai propri personaggi mediante lo studio delle espressioni e la posizione del corpo. Per quanto riguarda il colore i ragazzi sono stati liberi di scegliere autonomamente le tonalità da dare al proprio personaggio, provando anche a staccarsi dai colori generalmente attribuiti per una ricerca mirata di colori significativi e abbinamenti efficaci.

LO SPAZIO DEL FOGLIO. Si è cercato di superare a piccoli passi la rappresentazione di una scena nel suo contesto per dare maggiore risalto alla creatività nella realizzazione di una pagina composta dai suoi elementi: sfondo, soggetto e testo. Ogni elemento può assumere una posizione determinante per la riuscita del racconto, il divertimento sta nel giocare a comporre questi elementi tagliando, spostando, girando, piegando, incollando. Il testo è stato collocato in elementi aggiuntivi piegati o incollati che a volte fuoriescono dalla pagina, creando così un libro tridimensionale che può stare in piedi e svilupparsi nello spazio.

 

Nodi tematici

I COLORI COMUNICANO. A partire dalle opere di Kandinsky abbiamo ragionato su ciò che i colori possono trasmettere, sensazioni, emozioni, a volte soggettive che possono cambiare per ciascuno di noi.

L’ESPRESSIVITA` DEL VOLTO. I ragazzi hanno indagato le espressioni del volto necessarie alla comprensione di una situazione;

L’IMPORTANZA DELLA DIMENSIONE E DELLA POSIZIONE DEGLI ELEMENTI NELLO SPAZIO. Abbiamo provato a giocare con gli elementi all’interno dello spazio del foglio: forme, immagini e testo sono stati collocati provando varie disposizioni in modo sperimentale fino al raggiungimento della composizione migliore.