In corpor-arte

Nome della scuola:

Scuola d’Infanzia “Sant’Anna”, Rosà (Vicenza)

Docenti responsabili:

Elisa Bin

Altri docenti partecipanti:

Manuela Bizzotto, Lara Bazzon

Premessa

Abbiamo scelto il percorso riguardante la rappresentazione del corpo nel Novecento, partendo dalla crescente difficoltà dei bambini di rappresentare se stessi o altri, a porre attenzione alle pose che il corpo assume, a fare attenzione ai particolari del viso. Il nostro intento era inoltre quello di mettere in gioco le emozioni nelle loro opere, di farli cimentare in dipinti legati non solo al materiale, al tangibile, ma anche all’espressione di ciò che si prova nell’esatto momento in cui ci si mette all’opera.

 

 

Metodologia

Lettura del racconto “Un pittore di nome Giacomo”;
Visione delle opere che l’insegnante ha deciso di analizzare e discussione critica sulle emozioni che ne sono scaturite;
Pittura spontanea con l’utilizzo di tempere, matite, pennelli, mani nude, materiali di recupero;
Pittura spontanea con la tecnica del dripping;
Dipinti utilizzando varie parti del corpo (mani, piedi, bocca…);
Esperimenti sul ritratto del viso e sulle diverse posizioni che il corpo può assumere;
Quadri con la tecnica del frottage;
Uscita alla Collezione Peggy Guggenheim. 

Nodi tematici

L’energia e l’emozione che scaturisce dall’esprimersi con il colore (analizzando le opere di Jackson Pollock);
Il movimento del corpo e forme che il corpo può assumere (analizzando Amedeo Modigliani);
Discussione sulle prospettive e sulle emozioni che scaturiscono guardando le opere di Max Ernst.