Si definisce natura il complesso degli esseri viventi, delle forze e dei fenomeni che hanno in sé un principio costitutivo che ne stabilisce l’ordine e le regole. Natura indica anche un ambiente fisico poco condizionato o modificato dall’intervento dell’uomo. Nella storia del pensiero il termine ha avuto diverse interpretazioni filosofiche: la natura è stata vista come principio generativo e ordine necessario, e in altre occasioni come sostanza o essenza. La natura è stata, inoltre, definita attraverso una serie di opposizioni ed esclusioni, ad esempio rispetto all’arte, ovvero all’ambito di ciò che è artificiale, oppure in rapporto alla società umana e alla storia. È stata indagata attraverso leggi materialistiche, economiche e scientifiche, visioni effimere e romantiche, teorie fondanti, interpretazioni infinite e soggettive per coglierne la grandezza. Durante quest’anno scolastico si propone una lettura pluridisciplinare tra passato e presente della natura, madre benefica o nemica d’ogni essere; fonte di ricchezza e origine di sviluppo economico; risorsa per la sopravvivenza che oggi ci chiede di essere assunta come valore. Ci si è interrogati su cosa significhi parlare di natura oggi per riallacciare e vivere con essa un legame più stretto e consapevole. Nel 2013, Anno Internazionale della Cooperazione per l’Acqua organizzato dalle Nazioni Unite, e nel 2014, Anno Internazionale per l’Agricoltura Familiare, parlare di arte e natura a scuola significa guidare alla conoscenza dei principali elementi che caratterizzano il territorio; alla comprensione che l’uomo può intervenire sulla natura anche in modo distruttivo e che molto può essere fatto per limitare i danni causati dall’antropizzazione del territorio. Si è inoltre riflettuto sul fatto che la nascita dell’arte può essere considerata imprescindibile dall’idea di natura (umana come necessità di espressione e rappresentazione; fisica per i soggetti), e che nella storia dell’arte l’elemento naturale è predominante (nature morte, paesaggi, ritratti). Così come l’idea di natura non può essere definita come un elemento fisso e immutabile, i cambiamenti intercorsi sono stati rispecchiati nel mondo artistico. È per questa ragione che il concetto di natura nell’arte del Rinascimento differisce in maniera sostanziale da quello del Romanticismo, così come l’approccio dei ricercatori del XVIII secolo non può essere paragonato a quello dell’epoca contemporanea per complessità affrontate. Durante il Romanticismo, la percezione dell’uomo di un’irrefrenabile necessità di situarsi nel contesto naturale si riversa sia nel campo artistico sia in quello letterario. In seguito, l’innovazione tecnologica e industriale ha allontanato gli uomini, e quindi gli artisti, dalla natura e solo di recente la distruzione della natura e il conseguente senso di perdita ha portato gli uomini, e quindi l’arte, a cercare un riavvicinamento con la natura. Infine, il termine greco physis – analogamente al termine latino natura – ha radice in un verbo (phyô, genero, ma anche nasco, germoglio) che – come il corrispettivo latino nascor – manifesta la scaturigine e lo sviluppo, ovvero, genericamente, il divenire. Il concetto di crescita fisica insito nell’etimologia di natura ci ha portato a pensare alla crescita culturale dell’individuo nel suo percorso scolastico. Bambini e ragazzi, attraverso la scuola, hanno modo di crescere, cambiare, diventare e sentirsi diversi, vivendo la molteplicità delle forme dell’essere e del sapere sul proprio corpo e sulla propria pelle. Diventare grandi significa mantenere qualcosa di sé stessi e allo stesso tempo mutarne una parte. Cambiare è soffrire, ma anche rinascere. Imparare ed educare significa nutrire la mente e fornire strumenti per una fruizione autonoma della cultura, e per un’azione consapevole nel mondo, al fine di sviluppare identità storica, critica, sociale e territoriale. In questa missione l’arte si presta a fare da sfondo a molteplici interventi educativi, poiché le sue caratteristiche polisemantiche le permettono di dialogare con diversi campi disciplinari.