La rappresentazione di sé: lo specchio e il ritratto

Nome della scuola:

Istituto superiore secondario “Giorgi Fermi”, Treviso

Docenti responsabili:

M. Rosaria Cappiello, Sabrina Gaeta

Altri docenti partecipanti:

M.Elena Miscianà

Numero di studenti coinvolti:

38 studenti

Premessa

L’interesse per il progetto nasce dal desiderio di avvicinare al mondo artistico studenti che per indole hanno una preferenza per le discipline tecnologiche pratiche e che, raramente, si accostano al settore artistico. Il nostro interesse è stato guidarli verso un approccio culturalmente consapevole e verso una possibile fruizione del patrimonio artistico-culturale presente nel territorio.

Metodologia

Il progetto è stato portato avanti insieme agli insegnanti di italiano e inglese. 
Nella fase iniziale sono state adottate lezioni frontali e partecipative accompagnate da una serie di immagini input da cui partire per un brainstorming, avendo previsto un’uscita didattica. Successivamente sarà effettuata l’attività di ricerca guidata e laboratoriale in cui gli studenti lavoreranno in gruppi (cooperative learning) e cercheranno il materiale e quant’altro riterranno necessario alla realizzazione del lavoro finale. Lo scopo principale è stato dare risalto sia agli aspetti cognitivi che a quelli emozionali e di rapporto fra i singoli.

 

Nodi tematici

“La rappresentazione di sé: lo specchio e il ritratto” è stato un percorso laboratoriale in cui lo studio dell’autoritratto e del ritratto si è intrecciato col modo di pensare nella tradizione estetica, con i valori artistici e letterari fino alla nuova rappresentazione di sé. Tali argomenti erano inoltre previsti nella programmazione scolastica.

Nello specifico, in relazione alle opere esposte alla Collezione Peggy Guggenheim, gli insegnanti hanno esplorato il tema del ritratto nell’epoca contemporanea soffermandosi su: “Il poeta” di Pablo Picasso, le opere di Alberto Giacometti e l’impossibilità del ritratto umano, le opere di Giorgio De Chirico, ‘’Scene di fiaba” di Joseph Cornell, le opere di Max Ernst in cui compare la figura del suo alter ego, LopLop.