Oggetti migranti” - i viaggi di Alice e Ulisse
Nome della scuola:
Scuola dell’infanzia “Fratelli Grimm” di San Cipriano
Docenti responsabili:
Roberta Cattarin
Altri docenti partecipanti:
Alessandra Granzotto, Fatima Chiavarini, Monica Schiavon, Sara Messina
Numero di studenti coinvolti:
33
Premessa
Il progetto si propone di avvicinare gli alunni al mondo dell’arte attraverso proposte creative affrontate trasversalmente nei vari campi di esperienza e discipline didattiche. Nel corrente anno scolastico il progetto ha seguito una programmazione in verticale all’interno dell’istituto comprensivo, attraverso una condivisione delle tematiche con la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado. Nello specifico è stato affrontato il tema “Oggetti migranti”, percorso proposto dal dipartimento Educational del museo Guggenheim di Venezia: “A scuola di Guggenheim”. Il progetto ha offerto la possibilità, attraverso la presentazione di alcune opere dell’arte precolombiana e primitiva appartenute a Peggy Guggenheim e la loro relazione con gli artisti delle avanguardie europee, di creare connessioni trasversali non solo con l’arte, ma anche con le discipline matematiche, la letteratura, la storia, la geografia, la musica e l’educazione civica, in una prospettiva di pluralità didattica nel rispetto delle diverse età degli alunni.
Metodologia
Le attività sono strutturate attraverso l’avvio di laboratori creativi, sia nel grande gruppo per i momenti di lettura di storie e dell’arrivo dei “regali” provenienti da varie parti del mondo, sia nel piccolo gruppo per la discussione, il racconto dei propri vissuti e per la realizzazione delle attività pratico manuali ispirate alle opere degli artisti proposti e per le attività ludico/musicali. Molto spazio è stato lasciato all’autonomia degli alunni per l’esplorazione del materiale proposto e del suo successivo utilizzo. Al termine di ogni attività i bambini sono stati invitati a raccontare l’esperienza vissuta mediante una riflessione personale sulle attività che hanno maggiormente gradito. Come insegnati abbiamo cercato di creare contesti intenzionali di apprendimento, volti a stimolare la riflessione su paesi lontani dal nostro e sul concetto di viaggio partendo dalle esperienze dirette degli alunni. Abbiamo cercato di scegliere e mettere a disposizione degli allievi i materiali più appropriati e vari, monitorando il lavoro e raccogliendo infine la documentazione. Il progetto non ha avuto una conclusione all’interno della didattica in presenza a causa dell’emergenza sanitaria, una parte delle attività sono quindi state proposte nella didattica a distanza.
Nodi tematici
Per avviare il progetto abbiamo creato uno sfondo integratore, attraverso il quale presentare di volta in volta le varie attività. Nello specifico del progetto, per “accompagnare” gli alunni verso la scoperta di paesi lontani, suoni, forme e colori appartenenti a contesti culturali che non appartenevano alla loro quotidianità, sono stati creati da noi insegnati due personaggi immaginari: Alice e Ulisse, due esploratori che, attraverso lettere e regali con oggetti provenienti dai paesi da loro visitati, hanno creato un legame tra i vissuti e le esperienze di viaggio degli alunni e l’idea del viaggio in senso più ampio. L’arrivo del primo pacco con stoffe e musiche a africane ha stimolato i bambini ad osservare e riprodurne, sia a livello grafico che motorio/musicale, i segni, le forme e i ritmi, creando connessioni tra le fantasie presenti nelle stoffe, le forme geometriche conosciute e i segni grafici di diversa fattura. I bambini sono stati invitati a cimentarsi nella realizzazione di manufatti in totale libertà creativa, e successivamente anche guadati dalle insegnati secondo specifiche indicazioni ritmiche e di colore. Con l’arrivo della lettera e degli oggetti provenienti dall’Oceania, i bambini si sono soffermati a conoscere l’ambiente naturale del paese e ad osservare ea riprodurre i simboli grafici presenti nelle opere degli artisti aborigeni. Al termine delle attività pratiche proposte ai bambini, è sempre stato lasciato uno spazio riservato alla conversazione e al confronto tra pari sulle loro impressioni dei viaggi proposti dai due esploratori, ai commenti sulle opere fatte pervenire tramite immagini degli artisti aborigeni e africani, e su quali tra le attività proposte erano state, da loro, maggiormente apprezzate.