Oggetti Migranti
Nome della scuola:
Scuola Primaria “G.Marconi” – IC Fontanafredda
Docenti responsabili:
Irene Valent
Premessa
Il percorso Oggetti migranti è centrato sulla migrazione degli oggetti come rimescolamento dei codici culturali del territorio in cui nascono con quelli del luogo in cui approdano, rivelandone l’intreccio di storie, migrazioni e reinterpretazioni di cui sono stati protagonisti. Il progetto mira, attraverso l’arte, ad aiutare i bambini ad esprimersi liberamente senza timore del giudizio, ad abbattere l’emarginazione ed il disagio, a confrontare le proprie idee con gli altri e ad aumentare così la propria autostima. Disegnare, dipingere e modellare sono, infatti, attività psicomotorie che coinvolgono vari organi di senso e che consentono di entrare in contatto con le proprie emozioni e percezioni in modo più semplice e diretto rispetto al canale verbale.
Partendo dalle proprie esperienze personali, gli alunni hanno potuto comunicare e condividere pensieri, emozioni e fantasie, imparando congiuntamente a trasformare ciò che vedevano e che sentivano attraverso il linguaggio artistico. Il fulcro del percorso è legato al mondo della gestualità, dell’espressività, dell’immaginazione e delle emozioni. Attraverso la produzione artistica, si è cercato di promuove la riconciliazione dei conflitti emotivi, l’autoconsapevolezza e l’accettazione di sé e lo sviluppo di abilità relazionali e comunicative, oltre a fornire spunti di creatività e a favorire la scoperta di alcune tecniche ed elementi costitutivi del linguaggio visivo (assemblage, pittura con tempere e acrilici, uso di pasta modellabile DAS, tecnica del mosaico con elementi naturali e non, ecc.).
Nonostante l’approccio pratico, più vicino all’età dei bambini a cui è stato rivolto il progetto, non è mancata l’osservazione guidata di alcune opere d’arte inerenti alla tematica: dalle “sculture palo” dell’Africa orientale e delle sculture Nyamwezi della Tanzania all’osservazione di alcuni manufatti artigianali in legno relativi all’ arte africana (vasi e ciotole); dai mandala di sabbia colorata realizzati dai monaci tibetani ai mandala realizzati con materiali naturali; per passare, infine, alle opere Il mare di ghiaccio di C. D. Friedrich, Matamoe (Paesaggio con pavoni) di P. Gauguin, Mare, luna e fiori: viaggio da Naruto ad Awa di U. Hiroshige e Lo stagno delle ninfee di C. Monet per cogliere come contesti e ambienti lontani abbiano influenzano anche la rappresentazione dei paesaggi.
Metodologia
Le metodologie adottate hanno previsto:
- attività laboratoriali;
- attività manipolative ed espressive che coinvolgono tutti i cinque sensi;
- osservazione e analisi di opere d’arte di tipo eterogeneo ed esecuzione di produzioni personali con varie tecniche applicative;
- conversazione e condivisione di quanto progettato e/o realizzato;
- valorizzazione dell’interdisciplinarietà;
- valorizzazione della multiculturalità e del plurilinguismo.
Nodi tematici
- Oggetti come portatori di un vissuto emotivo, personale e culturale e come intrecci di storie, migrazioni e reinterpretazioni;
- Arte come mezzo comunicativo transculturale;
- Alcuni elementi costitutivi del linguaggio visivo (linea, forma, colore, composizione);
- Alcune tecniche: mosaico con cereali e legumi, assemblage, uso di tempera e tecniche pittoriche sperimentali;
- Arte come espressione di emozioni, sensazioni o stati d’animo: immagini, materiali e oggetti come portatori di un significato e di un vissuto emotivo personale e/o collettivo.