Diritti
Diritti

In una delle più diffuse accezioni, la parola “diritto” corrisponde alla possibilità di esercitare liberamente una propria scelta, facoltà garantita dalle consuetudini e dalle norme che regolano i rapporti tra le persone e che assicurano la loro pacifica convivenza.

A seguito degli eventi della Seconda guerra mondiale, si manifesta la necessità di richiamare la società a quei diritti che, nonostante fossero già contemplati negli ordinamenti di molti Paesi, evidentemente andavano riaffermati da un ente sovranazionale. Redatta nel 1948, la Dichiarazione universale dei diritti umani delle Nazioni Unite proclama i valori universali, uguali e inalienabili che tutelano la libertà e la dignità degli esseri umani, garantendo la giustizia sociale e la pace nel mondo. Questi principi sono affermati nell’articolo 1 che recita “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti”.

Prima di allora, la definizione di “diritti inalienabili dell’uomo” è articolata nel documento inglese Bill of Rights del 1689 e nella Dichiarazione d’indipendenza statunitense del 1776 nella quale si menziona il sacrosanto diritto “alla vita, alla libertà e al perseguimento della felicità”. Pochi anni dopo, nel 1789, durante la Rivoluzione francese, viene stilata la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, il cui contenuto è tra i più alti riconoscimenti della libertà e della dignità delle persone e la cui proclamazione darà origine al concetto di diritto umano.

La redazione di questi testi conferma la necessità dell’uomo di affermare per iscritto un corpus di leggi universali che sanciscono i diritti degli individui. Sino ad allora, tale corpus era formato dai cosiddetti diritti naturali della corrente giusnaturalista: leggi “non scritte”, le cosiddette leggi superiori, intrinseche alla natura, che nella Grecia classica, nella giurisprudenza romana, così come nelle teorie medioevali, raggruppavano i principi oggettivamente giusti, discendenti da una volontà sovraumana e antecedenti alla legge scritta dall’uomo.

Oltre ai diritti morali e a quelli acquisiti per consuetudine, esistono quelli definiti dall’ordinamento giuridico. Tra tutti, i diritti civili comprendono le libertà individuali e collettive la cui enunciazione apre le Costituzioni liberali del XX secolo.

La Parte prima della Costituzione Italiana presenta, infatti, i Diritti e i Doveri dei cittadini, tra cui il diritto alla libertà di espressione e opinione, all’istruzione e alla salute, al lavoro e al giusto salario, all’emigrazione, allo sciopero e al giusto processo.

Tuttavia, nella storia, passata e recente, si assiste regolarmente alla negazione di diritti ritenuti inviolabili a causa di rivalità etniche, disaccordo ideologico, censure o discriminazioni. Nonostante lotte e lunghe battaglie civili, grazie alle quali il riconoscimento dei diritti ha determinato la costituzione delle società moderne, il processo non è ancora terminato. Sono ancora in corso, in tutto il mondo, processi di emancipazione dalle forme di oppressione e di limitazione delle libertà.

Storie di rivendicazioni e battaglie a favore della dignità delle persone sono centrali in molte delle biografie di uomini e donne dello scorso secolo, comprese quelle di artisti e artiste. La stessa Peggy Guggenheim, ebrea, fugge dal nazifascismo per raggiungere gli Stati Uniti d’America garantendo a se stessa e ad amici, come Max Ernst o André Breton e la sua famiglia, un luogo sicuro e la libertà di vivere ed esprimersi lontani dalle oppressioni delle dittature europee. Diversamente, discriminazioni di natura politica, religiosa, etnica hanno costretto altri artisti e artiste alla censura e a forme di ribellione. In generale, il desiderio delle avanguardie di rompere con le forme artistiche precedenti si può considerare rappresentativo della volontà di un’intera generazione di artiste e artisti di abolire gli schemi della tradizione per generare un nuovo immaginario, per promuovere un diverso stile di vita nel mondo post-bellico e per rivendicare il diritto ad esprimere sé stessi e le proprie idee.