Orientamento
Orientamento

Nella sua forma riflessiva, il verbo orientare indica l’individuazione della posizione fisica di un soggetto rispetto ad alcuni punti di riferimento, atto necessario per potersi muovere nello spazio. Fin dall’antichità, per orientarsi, gli uomini seguivano pedissequamente il significato della parola oriens (oriente), da cui deriva il termine orientamento: si ponevano, cioè, rivolti verso Est, dove sol oris ovvero il sole sorge. Per questo, ancora oggi, pur se raramente, orientare può anche semplicemente voler dire “volgere a oriente”. Quando si afferma che “i Greci orientavano i templi” significa, ad esempio, che le costruzioni sacre dell’antica Grecia erano sempre orientate a Est, con l’ingresso aperto verso il sorgere del sole. In alcune credenze e religioni l’orientamento dei luoghi sacri e della preghiera è da sempre molto importante: nell’Islam il mihrab è una nicchia presente in tutte le moschee che serve a mostrare la direzione della Mecca a cui rivolgersi nei momenti di preghiera.

Essere capaci di orientarsi in uno spazio vuol dire anche essere in grado di seguire una direzione precisa. Esistono strumenti, oggi anche all’avanguardia, come bussole, carte geografiche e topografiche e navigatori satellitari, che permettono una precisione di orientamento fisico rispetto ai punti cardinali. Un tempo, quando gli strumenti o non esistevano o erano meno accurati, si osservava il cielo per individuare punti di riferimento assoluti che permettevano di seguire la direzione giusta. I grandi viaggiatori che solcavano i mari o attraversavano territori desolati si orientavano di giorno osservando il sole, di notte guardando le stelle. In pieno giorno, il riferimento è infatti il sole, che proietta a mezzogiorno le ombre verso Nord. Nel nostro emisfero settentrionale, per orientarsi a Nord di notte, è sufficiente, invece, individuare le ruote posteriori del carro dell’Orsa Maggiore e seguire la traiettoria fino alla stella polare.

Un concetto più figurato di orientamento è quel processo che rende una persona capace di compiere delle scelte importanti in momenti di transizione cruciali (orientamento scolastico o professionale). Le credenze e i valori dell’essere umano possono caratterizzare il particolare orientamento ideologico della persona, così come le tendenze o i modelli di attrazione possono determinare un orientamento sessuale preciso. Ecco che l’orientamento può avere a che fare con il sentire umano: definirsi una persona orientata sottintende un sufficiente grado di autodeterminazione per il raggiungimento di un proprio scopo.

Diversamente, il disorientamento corrisponde a un momento di confusione, spesso associato a una certa difficoltà a ricordare eventi o a capire dove ci si trova. Nella poetica surrealista, il disorientamento è una sensazione consequenziale all’osservazione d’immagini che per caratteristiche formali o concettuali - surreali appunto - creano un senso di spaesamento in chi guarda.

In ambito artistico, la lettura delle opere d’arte implica spesso un esercizio di orientamento da parte di chi osserva, soprattutto al cospetto di lavori non figurativi. Le opere suprematiste di Kazimir Malevich, ad esempio, non hanno un orientamento fisso e prestabilito. Nel dipinto Il poeta, 1911 di Pablo Picasso, il titolo suggerisce un ritratto e per un corretto ordine nella lettura dell’opera si tende a individuare immediatamente la testa del soggetto rappresentato, un semicerchio appena accennato nella parte superiore del dipinto. Per orientarsi in Velocità astratta + rumore, 1913-14 di Giacomo Balla, trattandosi di un “paesaggio”, bisognerà invece individuare la linea dell’orizzonte. Al di sotto di essa, nella porzione inferiore dell’opera, il verde suggerisce la terra su cui l’auto rappresentata si sta muovendo; in quella superiore, l’azzurro indica il cielo nel quale si dissolve il rumore del motore roboante. Anche dipinti apparentemente disordinati, come Alchimia, 1947 di Jackson Pollock, sottendono una rete di corrispondenze e simmetrie che, se rintracciate, rivelano una direzione, un filo da seguire per una maggiore comprensione della poetica espressionista.